Juventus, Marchisio: «Tevez, che fame!» - Calcio News 24
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2013

Juventus, Marchisio: «Tevez, che fame!»

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JUVENTUS MARCHISIO TEVEZ – Claudio Marchisio potrebbe essere l’arma in più della Juventus, in un derby che lui ha deciso con due gol nello scorso campionato, uno in casa e uno in “trasferta”. Il centrocampista cresciuto nelle giovanili bianconere ha rilasciato un’intervista per l’edizione odierna di Tuttosport, facendo capire che Carlos Tevez, e la sua grande fame di vittorie, deve essere da esempio per tutta la Juventus, alla vigilia della sfida contro il Torino, in programma domani sera.

FORZA CARLOS – «Sta dimostrando tutta la sua forza con i gol e con la voglia che ci mette – ha esordito Marchisio, parlando di Tevez – : lui ha quello spirito che forse dobbiamo ritrovare noi. Vedere la sua foga fa tornare in mente quella cattiveria agonistica che avevamo al primo anno di Conte. Inutile nasconderlo: dopo due anni di successi corri il rischio, inconsciamente, di pensare che debba essere tutto facile. Invece, lo vediamo, di facile non c’è proprio nulla. Le squadre che incontriamo ci conoscono meglio, si chiudono nella loro area di rigore. E le rivali per lo scudetto sono più agguerrite di prima. Ci sono club che hanno fatto come noi o meglio di noi, come la Roma. E questo deve essere un campanello d’allarme e ci deve dare una sveglia.»

CONTE E POGBA – Marchisio ha parlato anche del pugno di ferro di Antonio Conte e del suo rivale, per un posto a centrocampo nella Juventus, ovvero Paul Pogba: «Le regole di Conte? Una decisione giusta: è una scelta del tecnico e la rispettiamo. C’è stato un caso, ma non è la prima volta che un giocatore, dopo un cambio, abbia un attimo di annebbiamento e vada subito negli spogliatoi. Pogba? Non è questione di fiato sul collo. E’ questione di squadra competitiva: è giusto che ci sia la caccia al posto, e non siamo neppure così abbondanti. Quattro-cinque, basta una squalifica e torni di nuovo contato. Più siamo, meglio è. Tutti vorrebbero giocarle tutte, ma un po’ di turnover è inevitabile.»