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2013

Torino-Juventus, gli agenti: «Immobile uomo derby, Ogbonna Mondiale»

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Il parere di quattro noti procuratori sull’affare “incrociato” Immobile-Ogbonna.

TORINO JUVENTUS IMMOBILE OGBONNA – Destini incrociati per Ciro Immobile e Angelo Ogbonna: l’attaccante è arrivato dalla Juventus in comproprietà, il difensore a titolo definito ai bianconeri dal Torino. Chi ha fatto l’affare? Il quotidiano torinese “Tuttosport” lo ha chiesto a quattro agenti:

D’AMICO – «Hanno due profili diversi: il difensore juventino si è già consacrato, parliamo di un giocatore nel giro della Nazionale reduce da ottime stagioni. Immobile è invece un ragazzo di prospettiva. Giudicare l’aspetto finanziario delle operazioni è complesso. Soprattutto in riferimento a Immobile: il costo di un attaccante è legato al numero di gol che segna. Il prezzo del calciatore granata alla fine del campionato potrà schizzare alle stelle se sarà stato capace di realizzare molte reti, ma all’opposto potrà anche deprezzarsi se il contributo sotto porta dovesse risultare marginale. Per quanto riguarda Ogbonna 15 milioni complessivi potrebbero sembrare troppi, ma il calcio mercato è un ambito tutto particolare, non esiste il listino prezzi come quando si compera un’automobile. La valutazione, anche in considerazione del poco che la Juventus avrebbe potuto reperire in alternativa all’azzurro, mi sembra corretta», il parere dell’agente Alessandro D’Amico.

BONETTO – «Ogbonna ha davanti a sé un percorso più facile rispetto a quello che attende Immobile. Il difensore va inserendosi in una squadra di primo piano qual è la Juventus, e dopo un esordio faticoso alla prima dall’inizio in Danimarca mi sembra abbia raggiunto un livello di gioco sufficiente. Il fatto che abbia migliorato il rendimento è positivo, ma se vorrà restare a lungo nella Juventus dalla sufficienza dovrà passare all’eccellenza. L’aspetto positivo guardando a Immobile è il feeling che ha saputo instaurare con la gente granata. Un rapporto che, tenuto conto dei suoi trascorsi, non era scontato diventasse buono. Si pensi in tal senso al caso Maresca. Sotto il profilo tecnico l’attaccante ha aumentato la mole di lavoro, e in parte anche la qualità delle giocate, degli assist per i compagni. Ora, però, il prossimo passaggio dovrà essere diretto… in porta. Gli serve un gol: un po’ di egoismo in più non guasterebbe. Altro ruolo, ma problema comune. Vero che Ogbonna è un difensore, ma con lo stacco aereo di cui dispone è troppo poco il singolo gol segnato in tutta la carriera nel Torino. Deve imparare a farsi sentire maggiormente anche nell’area di rigore avversaria», quello, invece, del procuratore Beppe Bonetto.

MARTINA – «Sono due buoni giocatori. A Immobile ho visto fare ottime cose, ma in serie A non ha ancora dimostrato di possedere le qualità che invece aveva saputo sfruttare a Pescara, in B. Ogbonna è un’alternativa di peso al trio di difensori titolari di Conte. Ripeto, sono due buoni giocatori ancora in cerca di una consacrazione ai massimi livelli. In comune hanno un difetto che potrà essere risolto nel tempo: l’inesperienza», ha spiegato l’agente Silvano Martina.

D’IPPOLITO – «Concentrando l’attenzione all’aspetto finanziario della vicenda verrebbe da dire che l’affare l’abbia fatto il Torino mettendo in cassa 15 milioni per Ogbonna. Però il profilo dei due giocatori è anche differente: Ogbonna è un serio candidato a prendere parte al gruppo azzurro che andrà in Brasile, e per quanto possa non essere stato pagato poco è un giocatore funzionale alla Juventus. Come Immobile è un elemento giusto per il derby e più in generale per il gioco del Torino. Ha grande resistenza fisica, è un attaccante tosto con tutto per andare in doppia cifra nella classifica dei marcatori», il parere del procuratore Vincenzo D’Ippolito.