Come cambia l’Atalanta: tanta corsa per sorreggere il tridente - Calcio News 24
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2013

Come cambia l’Atalanta: tanta corsa per sorreggere il tridente

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Colantuono Stefano Atalanta 2013 primo piano ifa

A centrocampo le novità, alla difesa il compito di invertire una tendenza negativa

Pareggio di bilancio e poche sostanziali modifiche in termini di organico: l’Atalanta 2013-14 targata ancora Colantuono si appresta a vivere una nuova stagione sulla falsariga di quella passata e con l’obiettivo di ridurre le discontinuità di rendimento. Non mancano gli spunti d’interesse, ecco un’analisi su punti di forza e debolezza e sulle novità essenziali in vista dell’attuale campionato.

IL CAMBIO DI MODULO – La soluzione adottata da Stefano Colantuono per far coesistere Denis e Livaja è un 4-3-3 che prevede l’impiego di Bonaventura sul lato destro del tridente – libero di spaziare per innescare il suo talento – e proprio dell’attaccante croato sul versante opposto. Sacrificato? Stando alle prime prestazioni pare di no, l’attaccante in comproprietà con l’Inter sfrutta fisico e velocità per sgomitare nella sua zona di campo e riesce nel complesso sia a dare profondità alla manovra nerazzurra che a trovare gli spazi per la conclusione. Resta German Denis l’indiscusso riferimento offensivo e la pedina alla quale sono richiesti i gol per centrare una tranquilla salvezza. L’esperimento proseguirà fin quando il centrocampo dimostrerà di poter sorreggere due attaccanti di ruolo e un Bonaventura al quale già è stato dettagliatamente spiegato il nuovo ordine: correre, correre, correre.

A CENTROCAMPO LE NOVITA’ MAGGIORI – Con Cigarini libero di dettare i tempi della manovra ecco due mastini a proteggergli le spalle: le prime due giornate hanno visto titolari Carmona e Moussa Konè, rientrato dal prestito a Varese e pronto a giocarsi le sue chance nella massima serie. E’ lui la novità del settore insieme a Migliaccio, ad oggi infortunato ma pedina sulla quale Colantuono è intenzionato a puntare per ottimizzare la fase d’interdizione. Più seri i problemi di Cazzola e Giorgi, che comunque da ottobre torneranno a calcare i campi da gioco per rappresentare valide alternative – rispettivamente a centrocampo e nel tridente offensivo – per le scelte del tecnico. Così come devono esserlo Brienza e Maxi Moralez: soprattutto quest’ultimo è chiamato ad invertire la tendenza di un’ultima stagione decisamente sottotono.

DIFESA PUNTO DEBOLE DELLA SCORSA STAGIONE – Non che l’attacco abbia brillato – 39 le reti messe a segno nel recente campionato – ma a destare preoccupazione è il dato della difesa: 56 reti al passivo –  peggio hanno fatto solo Inter, Siena e Pescara – per un dato complessivo in termini di differenza reti che risulta infatti tra i peggiori dell’intera classifica. A Mario Yepes il compito di dare spessore alla retroguardia e garantire fisicità ed esperienza a protezione dell’ottimo Consigli: i 37 anni della sua carta d’identità non depongono benissimo ma le prime prestazioni al contrario consigliano un moderato ottimismo, al fianco del goleador Stendardo. E’ arrivato anche il giovane terzino Costantin Nica dalla Dinamo Bucarest, profilo che sembra poter ricoprire il ruolo di esterno su entrambe le fasce e che ad oggi si configura come un’alternativa ai titolarissimi Raimondi e Del Grosso. Passa proprio da una maggiore solidità difensiva l’aggiornamento delle ambizioni nerazzurre: lecito attendersi un miglioramento della fase offensiva, il dubbio maggiore risiede proprio sulla compattezza generale ed è in tale direzione che deve concentrarsi il lavoro di mister Colantuono.