Juve devastante, Conte martello. Tutti avvertiti! - Calcio News 24
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2013

Juve devastante, Conte martello. Tutti avvertiti!

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Il primo trofeo dell’anno va alla Juventus: asfaltata la Lazio, vincono gli uomini di Conte per 4-0

Prova di forza mostruosa degli uomini di Conte in Supercoppa: Lazio travolta con un sonoro 4-0 e con una prestazione che va ben oltre il pesante risultato. Macchina perfetta la Juventus, forte delle due stagioni vincenti e di una personalità oramai spiccata: ecco un’analisi di quanto accaduto questa sera all’Olimpico di Roma, dove i bianconeri hanno centrato il primo trofeo stagionale.

FENOMENO POGBA – Impensabile vedere uno come lui in panchina: è vero che nelle grandi squadre deve vigere la regola del turnover e l’alternanza deve avvenire tra giocatori di spessore. E’ altrettanto chiaro però come il centrocampista francese abbia decisamente messo in crisi le consolidate gerarchie di Antonio Conte: il gigante ex Manchester United non può più rappresentare una mera alternativa al terzetto titolare di centrocampo. Nella notte dell’Olimpico l’ennesima dimostrazione: risultato fermo sullo 0-0, si fa male Marchisio ed esce per infortunio. Sostituito proprio da Pogba, che impiega qualche istante per trovare una potente girata di sinistro alla quale non può opporsi Marchetti. Partita sbloccata. Da chi, solo qualche minuto prima, era comodamente seduto in panchina. Già decisivo oltre ogni logica aspettativa, incredibile il colpo della dirigenza bianconera quando – un anno fa – lo ha prelevato a parametro zero dopo che lo stesso si era svincolato dal Manchester United.

CHE BELLEZZA I GOL – L’accelerata della Juventus nella seconda frazione di gioco è letteralmente mostruosa: tre reti nell’arco di quattro minuti, una più bella dell’altra. Il 2-0 è emblematico: ripartenza letale della squadra bianconera con Vidal che verticalizza per la sovrapposizione di Lichtsteiner, quest’ultimo suggerisce per l’inserimento centrale di Chiellini. Assist di un terzino, gol di un difensore: il tutto a velocità pazzesche. In stato di grazia Stephan Lichtsteiner: un minuto dopo l’assist fa a fette la retroguardia laziale e, sfruttando la deliziosa sponda di Vucinic, è lui a depositare in rete. A velocità non percepibile anche l’azione del definitivo 4-0, dopo la parata di Marchetti su Pogba si sblocca anche Tevez dopo non aver brillato nel corso della gara. Confronto impari: la Lazio non è stata in grado di opporre resistenza, la sensazione di superiorità si era già palesata nel primo tempo ma quando la Juve ha scelto di accelerare la Lazio si è letteralmente sfaldata.

IL SEGNALE E’ LANCIATO – Le urla di Conte alla squadra sul risultato di 4-0, l’ardore nel motivare tutti i componenti della panchina: la macchina Juve non accenna a rallentare ed il merito principale va proprio al suo allenatore, che oggi più di tutti gli altri è abile nel mantenere elevata la tensione senza che la stessa si tramuti in un boomerang. Il segnale per le concorrenti è chiaro: chi aveva ipotizzato – nell’arco di un precampionato a tratti balbettante – una Juventus in difficoltà si può mettere l’anima in pace. Per impensierire i campioni in carica servirà galoppare. Il livello medio del torneo è aumentato nel corso dell’attuale sessione di calciomercato e non sono esclusi ulteriori colpi di scena: ma chi aspira a diventare una reale avversaria dei bianconeri dovrà sfiorare la perfezione. Nonostante le inevitabili difficoltà della riconferma nel terzo anno dopo due stagioni vincenti. Tutti avvisati, altro che calo di tensione!