Fiorentina, altri due innesti e lo Scudetto non sarà più Utopia - Calcio News 24
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2013

Fiorentina, altri due innesti e lo Scudetto non sarà più Utopia

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Alla squadra Viola manca ancora un portiere, un difensore ed un centrocampista. Poi ogni sogno sarà lecito…

CALCIOMERCATO FIORENTINA – Ci sono tanti tipi di utopie. Assetti politici, sociali oppure religiosi. Tutti hanno una cosa in comune: sono irrealizzabili. Ci sono poi anche le utopie moderne, quelle del tifoso sognatore. Il supporter è un maestro nell’esaltarsi e nel partorire impraticabili fantasie. Da oggi però, c’è un’utopia che assomiglia un po’ di più alla realtà. E’ quella della Fiorentina, da quando Mario Gomez ha scelto Firenze, città di artisti e sognatori cronici.  

UN MERCATO IN GRANDE – La Fiorentina è una delle squadre che fin qui si è mossa sicuramente meglio sul mercato. Tant’è che dalle parti di Firenze, molti tifosi pensano già in grande. Sognare è lecito e, se la squadra toscana piazzerà qualche altro colpo mirato, nella prossima stagione ci saranno tutte le credenziali per alzare al cielo un tanto agognato trofeo che nella bacheca gigliata manca dalla stagione 2000/2001. L’acquisto di Mario Gomez rilancia la squadra di Vincenzo Montella come autorevole candidata ad occupare le vette più alte del campionato. La sensazione è che Andrea Della Valle abbia sguinzagliato lo scatenatissimo duo Pradè-Macia per costruire una squadra dalle somme ambizioni. Per completare la rosa servono ancora un paio – o forse anche tre – elementi che permettano al tecnico gigliato di avere solide alternative in ogni reparto.

SERVE UNA SARACINESCA – Il reparto avanzato è stato completato con l’ormai imminente arrivo di Josip Ilicic. Con l’inevitabile ed indolore cessione di Jovetic, Montella avrà l’imbarazzo della scelta su chi schierare là davanti. Sulla corsia di destra Cuadrado e Joaquin si contendono un posto, al centro Gomez e Pepito Rossi rappresentano una garanzia e sull’out di sinistra lo sloveno si alternerà con Adem Ljajic. La priorità adesso è il portiere. Il Neto visto nella scorsa stagione, anche se forse meriterebbe un po’ di fiducia, non convince pienamente e Munua rappresenta un’incognita. Per fare veramente il salto di qualità la Fiorentina dovrà assicurarsi un estremo difensore in grado di fare la differenza. Un Francesco Toldo della situazione, per intenderci. Uno in grado di garantire sicurezza, un santone che sa fare i miracoli. Per adesso i nomi che vanno più di moda sono Marco Storari ed Micheal Agazzi, con il primo che al momento sembra essere il favorito. I soldi della cessione di Jovetic potrebbero essere reinvestiti anche per un centrocampista ed un difensore centrale. David Pizarro infatti, seppur abbia deciso di rimanere in viola, non è certo eterno e avrà bisogno di rifiatare. Per questo servirebbe un giocatore, magari giovane, da poter alternare al cileno nelle tre competizioni in cui sarà impegnata la Fiorentina. L’identikit ideale sarebbe quello di Marco Verratti, nome che in questi ultimi giorni è in orbita viola. Difficilmente però il PSG se lo lascerà sfuggire e allora alla fine si potrebbe decidere di ripiegare su Luca Marrone. L’ultimo tassello che manca è un difensore che sappia affiancare Gonzalo Rodriguez, anche se Marvin Compper, dopo l’ottima impressione che ha dato nell’ultimo scorcio di stagione, è in rampa di lancio e scalpita per una maglia da titolare. 

OGGI GIOCHEREBBE COSI’ – Non ci sono ancora certezze sul modulo. Accantonato il 3-5-2, Montella potrebbe rinunciare al 4-3-3 per optare ad un 4-2-3-1 sicuramente più spregiudicato e sbarazzino. Se Rossi dovesse tornare quello visto nel Villareal, allora lo schema con i tre uomini dietro a Gomez potrebbe essere l’arma vincente. Ad oggi, questa potrebbe essere la formazione titolare: (4-2-3-1) Neto (MUNUA); Pasqual (Savic), Gonzalo Rodriguez, Compper, Tomovic (Roncaglia); Borja Valero (AMBROSINI), Pizarro (Aquilani); Ljajic (ILICIC), Rossi, Cuadrado (JOAQUIN); GOMEZ.  

LO SCUDETTO NON E’ UTOPIA – Con una formazione così, magari ritoccata con qualche innesto, lo Scudetto non è più un lontano miraggio. Ma cosa è utopia? Cosa realtà? Il confine è sottile. La parola Scudetto a Firenze, nemmeno dodici mesi fa pareva una bestemmia pronunciata a denti stretti. Adesso però è iniziata tutta un’altra storia. Utopia, dal greco significa “in nessun luogo”. Da oggi l’Artemio Franchi chiamatelo il posto che non esiste, dove le fantasie combaciano con la realtà