2013
Palermo, la convulsa giornata di Fabrizio Miccoli
Il capitano rosanero interpellato anche per il calcioscommesse?
PALERMO MICCOLI – Una giornata a dir poco convulsa, sicuramente fuori dall’ordinario, quella vissuta oggi da Fabrizio Miccoli. Il capitano del Palermo, anche se ancora per pochi giorni, è arrivato nei locali del Tribunale del capoluogo siciliano intorno alle ore 15, in attesa che il procuratore aggiunto Leonardo Agueci, e i sostituti Francesca Mazzocco e Maurizio Bonaccorso arrivassero per avviare l’interrogatorio, iniziato circa un’ora dopo.
LA SEDUTA – Il faccia a faccia tra Miccoli, affiancato dal suo legale Francesco Caliandro, e i tre rappresentanti della giustizia, sarebbe durato per diverse ore, tanto che la conferenza stampa, da lui stesso organizzata all’Hotel Excelsior Hilton e inizialmente prevista per le 18.30 di oggi, è stata rinviata a domattina alle 10.30 nella stessa sede. Sono stati toccati vari argomenti, partendo dalla clamorosa intercettazione in cui si sente l’appellativo di fango, da lui dato al compianto giudice Giovanni Falcone, passando per l’accusa di estorsione, per la quale pende sul salentino un capo d’accusa. Ma c’è di più.
SPETTRI DEL CALCIOSCOMMESSE – Durante l’audizione, infatti, Miccoli sarebbe stato interpellato nuovamente per la questione relativa al calcioscommesse, in particolare in merito alla sfida del campionato 2010/2011 tra Palermo e Bari, terminata con la vittoria rosanero per 2-1 e contraddistinta dall’errore dal dischetto dello stesso Miccoli, ipnotizzato dall’allora portiere pugliese Padelli sul tentativo di cucchiaio. Si tratta solo di supposizioni, ma probabilmente Agueci e i suoi ‘assistenti’ avranno toccato l’argomento.