5° giornata, l?analisi: troppo Napoli per la Lazio, respirano le milanesi. Zeman, che succede?

Il verdetto più significativo del quinto turno di campionato arriva forte e chiaro dal San Paolo di Napoli: i padroni di casa superano la Lazio nello scontro diretto che avrebbe addirittura dovuto eleggere l’anti-Juve e si portano in testa alla classifica. Bene le milanesi: i rossoneri trovano i primi tre punti casalinghi contro un Cagliari apparso in enorme difficoltà tecnica e tattica, l’Inter si conferma squadra da trasferta dopo il terzo successo consecutivo lontano dalle mura amiche. Malissimo la Roma, che non riesce a superare una Sampdoria ridotta in dieci dall’espulsione di Maresca.

IL MATCH DI CARTELLO: IL NAPOLI SI ABBATTE SULLA LAZIO – E’ presto, prestissimo per parlare di anti-Juventus, ammesso poi che questa ci sia e i bianconeri invece non possano fare campionato a se. Meglio parlare di uno scontro diretto d’alta quota, sfida nettamente dominata dal Napoli: i partenopei non hanno giocato una partita memorabile per evoluzione della manovra e velocità d’esecuzione, ma questo ormai sembra il leitmotiv della nuova stagione. Squadra meno appariscente ma più fredda, cinica, concreta e solida: con il salto di qualità dato dalla gestione del risultato una volta in vantaggio. E con un Cavani nel motore: gli aggettivi per descrivere il ciclone uruguaiano sono oramai terminati, ma nessuno in Italia ora può vantare una pedina in grado di fare la differenza come succede spesso al Matador. Male la Lazio, punita anche dagli episodi – è giusto darle atto – ma incapace di reagire secondo le sue elevate possibilità.

LE MILANESI VINCONO: E’ UNA NOTIZIA? – E’ probabilmente troppo complesso tracciare oggi un profilo del campionato a cui sono attesi i due club milanesi: la notizia sta nel fatto che non c’è certezza su un torneo da assolute protagoniste come sovente accaduto nella storia recente e passata. Il Milan trova la sua prima vittoria interna ma la sensazione forte racconta di un’inconsistenza pesante del suo avversario di turno: il Cagliari sembra evidentemente scosso dalle vicende legate al suo stadio e fatica a trovare le coordinate nell’inizio di campionato più duro del suo recente passato. Bene El Shaarawy: si era detto che avrebbe dovuto sfruttare al massimo le occasioni di un campionato che ha aperto le porte ai giovani, ed a fronte di un avvio poco convincente in termini di atteggiamento è esploso nelle ultime due partite. L’Inter conferma il suo trend positivo in trasferta ma Stramaccioni è atteso da esami decisamente più complessi: l’organico a disposizione è di assoluto valore e sta al giovane tecnico trovare l’amalgama ideale per raggiungere continuità e trovare convinzione e fiducia.

MALE LA ROMA, LE ALTRE – Nella capitale, si sa, ci vuole poco per perdere la pazienza: e già qualcuno brontola al cospetto del tanto amato Zeman. E l’impressione è proprio quella che ieri la Roma l’abbia fatta grossa: in vantaggio, in casa ed in superiorità numerica, è possibile farsi recuperare dalla Sampdoria? A quanto pare sì, episodio che certifica lo stato “in progress” della Roma. Ancora, troppo, più simile ad un cantiere che ad una realtà di spicco del nostro panorama. Pareggiano Genoa e Parma con Borriello che segna un rigore e ne sbaglia un altro, dando solo parzialmente continuità all’ottima prestazione dell’Olimpico. Il Catania si conferma una realtà solida recuperando lo svantaggio iniziale e superando nettamente l’Atalanta sul piano del gioco: bene Maran. Pareggio scialbo tra Torino ed Udinese: ai granata sembra mancare qualcosa in attacco, i friulani sono alla ricerca della propria dimensione. Il Palermo perde ancora, paga l’espulsione nella prima frazione di gara comminata a Von Bergen e fatica tremendamente ad uscire dal tunnel: ride il Pescara, alla prima vittoria dopo il complesso ritorno nella massima serie. Detto già tutto e di più sull’anticipo tra Fiorentina e Juventus, si attende l’esito del posticipo tra Siena e Bologna per completare il quadro della quinta giornata di campionato.