2012
Italia, Prandelli: “Juventus in pole per lo scudetto”
ITALIA PRANDELLI JUVENTUS ROMA MILAN NAPOLI INTER – Contattato dalla redazione del Corriere dello Sport, Cesare Prandelli ha voluto fare le carte al campionato. Il commissario tecnico della Nazionale ha fatto capire che, secondo lui, i campioni uscenti della Juventus sono i favoriti per la conquista del tricolore: “In pole position metto la Juve! Primo, perché arriva da una stagione straordinaria, e ha consolidato certi valori. Secondo, perché vuole confermarsi e riproporsi a livello europeo. Sarà la squadra da battere. Mi intriga il progetto Roma, affidato a Zeman, alla qualità del gioco e al suo calcio offensivo. Poi mi piace molto lidea di questa nuova Fiorentina guidata da Montella. Il Napoli? Mazzarri troverà ancora quelle qualità che è riuscito a trasmettere in questi anni, la sua ora è una squadra esperta, che lotterà per vincere. Il Milan ha sì cambiato molto, ma non è ridimensionato; punta su alcuni ragazzi interessanti, a partire da El Shaarawy: lì si vedrà la mano di Allegri. L’Inter invece giocherà sull’orgoglio del gruppo, esaltato dalla voglia e dall’entusiasmo di Stramaccioni. Sono state fatte scelte ponderate e mirate, come quella di Gargano, che vuol dire avere dietro delle idee precise, dettate dall’allenatore. Stramaccioni? già dimostrato di avere qualità, serietà ed essere anche spiritoso. Tornando alla griglia, queste squadre partono con buone garanzie, frutto di scelte comunque ponderate, volute, e non si faranno prendere dall’isterismo.‘Problema’ Champions per la Juve? No, non avrà problemi. Ha un bagaglio di qualità acquisito, ha fatto acquisti importanti, e ha creato un clima professionale in cui tutti fanno parte integrante di un progetto. Per essere competitivi su due fronti bisogna coinvolgere lintera rosa, in questo senso la panchina completa sarà fondamentale. Niente più giocatori umiliati dal sentirsi riserva della riserva. Si tratta di una svolta epocale nel rapporto tra calciatore e tecnici. Il nuovo corso della Nazionale? Abbiamo trovato un gruppo di ragazzi fantastici, con una mentalità professionale incredibile. Lo scambio Pazzini-Cassano? Una bella cosa, per tanti motivi, anche mediatici. Primo perché i due giocatori erano scontenti; soprattutto Pazzini si era intristito: ora troverà nuovi stimoli e nuove motivazioni. Lo stesso discorso vale per Cassano; e anche le due società hanno realizzato che lo scambio poteva essere una buona cosa. Insigne? Lo abbiamo seguito con attenzione, le relazioni dei tecnici federali sono tutte ottime. Ora è semplice parlarne bene; è un attaccante moderno, anzi è il prototipo dell’attaccante moderno, ha la giocata in funzione alla squadra, mai fine a se stesso; e poi è generoso sul piano tattico. Tutto questo grazie agli allenatori che ha avuto, come Zeman, che gli ha insegnato i tempi di gioco.“