Scommesse, le dichiarazioni di Masiello al gip - Calcio News 24
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2012

Scommesse, le dichiarazioni di Masiello al gip

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La ‘Gazzetta dello sport’, ha pubblicato alcuni stralci dell’interrogatorio reso dall’ex difensore Andrea Masiello al gip del capoluogo pugliese Giovanni Abbattista.

Gip: «Masiello, c’è la partita Udinese-Bari dell’altro campionato».
A. Masiello: «Sì».
G.: «2009-2010».
M.: «Sì».
G.: «Diamone atto a verbale. Anche qua mi deve raccontare cosa è successo sia con riferimento alla partita perché qua viene trascinato… viene chiamato in causa anche l’attuale nazionale azzurra di calcio (…)».

M.: «(…) Eravamo per l’ultima giornata di campionato talmente tranquilli e rilassati che… Fu una delle tante volte che ho incontrato De Tullio (ristoratore indagato, ndr) al suo ristorante, perché andavamo spesso a mangiare là, era un po’ il ritrovo di tutti i giocatori, anche della società che mangia lì (…). Fatto sta, una delle tante volte, mi disse che c’era questa possibilità, che lui poteva scommettere sul live perché…».
G.: «In diretta?».
M.: «Sì».

M.: «Io vado al campo e parlo con Bonucci, Belmonte, Parisi e Salvatore Masiello e gli faccio presente questa cosa, De Tullio era pronto a scommettere sul live e che in caso di pareggio ci avrebbe dato…».
G.: «Masiello, la blocco un attimo».
M.: «Sì».
G.: «Lei parla di Bonucci».
M.: «Sì».
G.: «Quando è successo questo, che giorno della settimana? Perché Bonucci è in ritiro con la Nazionale».
M.: «Sì, è successo prima di partire in ritiro a Udine».

G.: «Quindi Bonucci è rientrato dal ritiro con la Nazionale?».
M.: «Sì, io gliel’ho detto a lui, gli avevo fatto presente che insieme agli altri compagni, c’era De Tullio che era pronto a darci determinati soldi, non so quanti, che era pronto a scommettere su live se la partita finiva in pareggio, e lui e gli altri compagni erano a favore, comunque ha detto: “Se si può fare siamo interessati”. (…)».
G.: «Scusi Masiello, ha detto: “Erano interessati”».
M.: «Sì».

G.: «Lo hanno detto Belmonte…».
M.: «Belmonte…».
G.: «…Parisi e Bonucci».
M.: «E Salvatore Masiello (…). Il fatto sta che durante il ritiro Salvatore Masiello chiama Pepe, Simone Pepe, con un’utenza che aveva… una scheda telefonica che mi aveva lasciato lacovelli per usi privati miei. In pratica chiamò Pepe e gli disse… se lui era disposto a… oppure no. Pepe appena ha saputo…».
G.: «Un linguaggio da amici per fargli capire…».
M.: «Sì, sì. Appena staccò la chiamata si girò verso di me, eravamo in camera io e Belmonte, si girò verso dime e disse: “No, Pepe ha detto di no”».

G.: «Ecco, questo mi deve anche spiegare, cioè l’accordo era il pareggio o un pareggio con tante reti?».
M.: «No, il pareggio con tante reti, però non sapevo se bastavano due o tre, quindi ero un po’ preoccupato. Nel caso perdevi la scommessa sì, comunque dovevi dare dei soldi a chi li aveva persi (…). Al momento che io sono salito sul pullman e ho parlato con Giacobbe, i miei compagni mi hanno detto: “Allora com’è andata, si sa niente per quella cosa?”, io ho fatto: “Guardate, non so niente».

Il match si conclude sul risultato di 3-3: il giocatore dichiara poi di essersi recato in compagnia di Iacovelli al ristorante di DeTullio, da cui riceve la somma di 8.000 euro, dicendo «questa è la tua parte». «Di questi — prosegue Masiello — 2.000 li ho dati a Iacovelli».

Al momento la Procura sta eseguendo accertamenti di natura tecnica per far luce sulla reale esistenza della telefonata tra l’ex Atalanta e Pepe. Qualora dovesse essere accertata, le accuse assumerebbero un peso ancora maggiore per gli indagati. Rischiano di andare incontro a 3 anni per il tentato illecito, mentre Pepe, per omessa denuncia, rischia dai 3 ai 12 mesi. E l’Udinese rischia di essere incriminata per responsabilità oggettiva.