2016
De Rossi: «Sfavoriti, ma possiamo farcela»
«Ero convinto che sarei stato convocato: ero nella testa del ct»
Rassicuranti le dichiarazioni di Daniele Rossi oggi in conferenza stampa. A Coverciano, infatti, il centrocampista della Nazionale ha parlato delle sue condizioni fisiche in vista degli Europei: «Nonostante il fastidio al tendine, sto bene. Ho fatto un lavoro incredibile a Roma, ma il fastidio è ricomparso a causa di campi un po’ duri. A livello fisico mi sento bene come non mi sentivo da tempo. A Roma ho avuto un problema al flessore, volevo rientrare subito e mi sono infortunato di nuovo a causa della mia fretta. Se avessi pensato all’Europeo, mi sarei fermato, ma volevo recuperare per la Roma, poi avvicinandomi a maggio mi sono reso conto dell’obiettivo Nazionale».
FORZA E MOTIVAZIONI – Non ha avuto dubbi De Rossi sulla chiamata di Antonio Conte: «Ero convinto che sarei stato convocato, sapevo che ero nella testa dell’allenatore: Conte valuta molto la condizione atletica, quindi potevo essere un punto interrogativo, ma ho seguito un lavoro diverso per farmi trovare pronto. E’ un grande motivatore: non siamo favoriti, ma stiamo bene e abbiamo l’orgoglio degli italiani. Possiamo battere tutti. Ho vissuto qualcosa di simile con la Roma. Il lavoro che stiamo facendo è durissimo. Con la Juventus era un’arma in più: avevano una resistenza fisica superiore agli altri, speriamo di poter sfruttare questa cosa. Avere un allenatore che cura l’aspetto tattico è un vantaggio, è importante sapere già dove trovare il tuo compagno di squadra. Anche a Roma ho un allenatore molto attento alla tattica. Sento forte la mia appartenenza a questa maglia e a quella della Roma. Siamo un po’ sfiduciati e pessimisti, ma è un orgoglio indossare questa maglia».
IL CAPITANO – Si parla anche della Roma e in particolare del caso Francesco Totti: «E’ sempre spiacevole avere queste tensioni, che sembravano più grandi esternamente. Chiunque ne parlava non aiutava, per questo io non l’ho mai fatto e non lo faccio oggi. La Juventus ha portato sempre molti giocatori in Nazionale, è più forte quindi è normale che sia così, ma anche la Roma ha gli italiani nel giro azzurro. Non devo consigliare giovani alla Roma, guardate la Primavera: è andata avanti in Europa».
SCELTE – Ma De Rossi ha parlato anche del suo futuro, oltre che dell’assenza di Andrea Pirlo e della 10 a Thiago Motta: «L’obiettivo era conquistare la convocazione, ora vincere. Non ho una scadenza, decide l’allenatore. Non si dà l’addio alla Nazionale, a meno che non ci siano problemi fisici. Futuro? Quello che dovevo dire l’ho detto: se dovessi lasciare la Roma, mi vedrei bene in America, perché emozionalmente sarei lontano dalla Roma. C’è tempo comunque per pensare al mio futuro. Pirlo? Manca nella quotidianità, ma sono contento per la scelta che ha fatto: ci ha ragionato, sapeva che andando a New York avrebbe avuto forse meno spazio. Thiago Motta? Presi la 10 controvoglia, ma è una storia vecchia… Non credo l’abbia scelta lui, ma è un ragazzo eccezionale che non crea problemi. E’ un grande campione che ha vinto tutto e deve vincere con l’Italia. Non è inferiore a nessuno degli altri 10 come Totti, Baggio o Del Piero, anche se ha caratteristiche diverse».