Lugaresi ne ha per tutti: «Parma, scommesse e gare truccate: che sia pugno di ferro» - Calcio News 24
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2015

Lugaresi ne ha per tutti: «Parma, scommesse e gare truccate: che sia pugno di ferro»

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lugaresi sorride cesena luglio 2014 ifa

Il presidente del Cesena: «Complimenti ad Albertini per come ha gestito il caso Parma»

«Allora, proviamo a ricapitolare: I vertici del Catania sono agli arresti domiciliari, perché pare che abbiano comprato almeno cinque partite per salvarsi dalla retrocessione in Lega Pro e se un fosso si fa con due rive….chissà quanti altri saranno coinvolti; il Parma è fallito definitivamente con un debito di circa 220 milioni di euro e la conseguenza di tutto ciò, oltre alla sparizione del Parma Calcio dai professionisti è la scomparsa di decine di posti di lavoro, del lavoro per decine di altre Ditte legate al Parma». Comincia con queste parole il duro sfogo di Giorgio Lugaresi, presidente del Cesena, sul suo profilo Facebook: il numero uno dei romagnoli non ha gradito il nuovo scandalo scommesse – o meglio, gare comprate – esploso nella mattinata di ieri.

PUGNO DI FERRO – «Un danno enorme – prosegue Lugaresi – anche per tutti i creditori che non prenderanno “quasi” nulla. Ora c’è anche il rischio concreto che non riescano neppure a iscrivere un “nuovo Parma” alla serie D, perché la storia delle Aste e delle fallite (ma si sapeva visto il debito) trattative private, hanno portato sotto data, sei giorni per trovare un nuovo soggetto che prepari una feidussione da 300.000 euro e iscriva la Squadra: Complimenti ai curatori!! Poi c’è la Procura di Catanzaro che sta andando avanti; poi c’è quella di Cremona e oggi leggo che il “nostro CT Conte” della nazionale è ancora dentro all’inchiesta. Le istituzioni chiedono “il pugno di ferro”! E che lo sia veramente! Perché negli ultimi anni, a parte la Juventus che correttamente, si dichiarò colpevole e finì in serie B, e il Genoa pescato con la valigia dei soldi in mano all’ultima partita per salire in A e poi retrocesso in C, la Montagna ha sempre partorito il Topolino».

AFFONDO – Poi, un affondo a Demetrio Albertini: «Le prime sentenze più pesanti sono poi state ridotte fino a diventare insignificanti. Speriamo che non succeda più e al Procuratore Federale, Palazzi allargategli il Gruppo di Lavoro, altrimenti come fa? Al di là di tutto ciò il Cesena che non è immacolato, perché a correre tra il fango, con qualche schizzo ci si sporca per forza, soprattutto a rientrare dopo cinque anni di gestione “allegra”, che cosa centra? Nulla, siamo dentro al sistema e non possiamo fare come le scimmie (mani sugli occhi, sulle orecchie e sulla bocca, ma mi verrebbe da aggiungere anche sul naso!) ed infatti abbiamo votato contro il finanziamento di 5 milioni al Parma, ma siamo risultati gli unici; la “pecora nera”. Abbiamo anche votato, anzi ho votato Tavecchio alla Presidenza della FIGC e con quello che sta succedendo, penso di aver fatto bene. Non oso immaginare se alla Presidenza ci fosse stato Albertini che ne era l’unica alternativa, visto come ha gestito insieme ai Curatori del Parma tutta la vicenda! Con tutto ciò e il dispiacere che ho nel cuore e per quello che hanno provato tutti i nostri tifosi: meglio retrocedere e provare a ripartire, cavolo!!»