Cile, rifiutata l’offerta di Vidal | GdS

Il centrocampista voleva dare i premi alle vittime della strada

Cerca il perdono Arturo Vidal, che vuole rimediare all’incidente di cui è stato protagonista in Cile: il centrocampista della Juventus ha offerto soldi e macchina nuova all’uomo che ha speronato con la sua Ferrari, mentre tornava ubriaco dal casinò, poi ha offerto alla Fundacion Emilia la devoluzione di tutti i premi che riceverà in questa Copa America.

OFFERTA RIFIUTATA – La risposta, però, è stata negativa: «Per una forma di rispetto nei confronti delle vittime non prendiamo contatti con chi è imputato di delitti stradali finché non siano conclusi i processi che li riguardano. Il punto non è se Arturo ha causato o meno lesioni gravi o la morte di qualcuno. Il punto è che ha messo a rischio la propria vita e quella di persone innocenti perché non ha capito che il suo modo di comportarsi ha un prezzo, e questo prezzo da quando è entrata in vigore la Ley Emilia è stato catalogato come delitto. Non condanniamo Arturo come persona ma sì condanniamo le sue azioni, il fatto di condurre in stato di ebbrezza. Azioni che hanno provocato una divisione nel nostro Paese e che per molte famiglie risultano profondamente dolorose», ha fatto sapere il responsabile della Fondazione, nata dopo la morte di Emilia Silva Figueroa, bimba di 9 mesi e 17 giorni morta il 21 gennaio 2013 in un incidente causato da un guidatore in stato di ebbrezza. Vidal ha ricevuto l’appoggio della presidente del Cile, Michelle Bachelet, ma non di tutto il Paese.