2015
Milan, Inzaghi: «Stiamo bene, derby da vincere»
Continua: «La presenza del presidente Berlusconi è importante, le sue parole ed il suo carismo fanno la differenza»
Dopo Roberto Mancini, è stato il turno di Filippo Inzaghi per presentare in conferenza stampa il derby della Madonnina tra Inter e Milan in programma domani alle 20:45 e valido per la 31^ giornata di campionato. Ecco le parole del tecnico rossonero: «Non sarà il derby tra me e Mancini, ma quello tra Milan ed Inter. La presenza del presidente Berlusconi è importante, le sue parole ed il suo carismo fanno la differenza. Sarò stimolato, come ogni giorno qui a Milanello. Sono sempre stato responsabilizzato da Presidente e società, voglio vedere nuovamente un Milan protagonista e vincente. Con questa dirigenza torneremo in alto. Berlusconi è il mio presidente: sono contento dei suoi apprezzamenti e spero di potergli dedicare una vittoria domani. Vado dritto per la mia squadra, sono carico: spero di ripagare la fiducia».
STIAMO BENE – «Stiamo bene: da quando abbiamo recuperato diversi calciatori ci alleniamo in modo intenso, in tanti meritano la maglia da titolare. Destro? Si è allenato ieri, vediamo oggi come sta. Valuterò se usarlo dal 1′ o a gara in corsa. A destra posso utilizzare Cerci, Suso ed Honda, mentre al centro Destro, Menez e Pazzini ed a sinistra Menez e Bonaventura. I derby sono gare a sè, bisogna vincerli e dare così seguito alle buone prestazioni. Mi piace il Milan dell’ultimo mese, dobbiamo continuare a crescere già da domani». E’ una gara importante per la classifica ma non solo, troveremo di fronte una grande squadra, ma siamo consci di poter fare una grande gara. Esperienza? Affronto il lavoro con umiltà, son venuto qui per tornare a vincere: per aprire un ciclo serve pazienza e lavoro giorno e notte per questi colori. Diego Lopez? Ha preso una storta ad un dito ieri, sembra niente di grave. Comunque, c’è Abbiati: grande calciatore. Inter? Conosciamo le sue caratteristiche, ha ottimi calciatori offensivi ed esercita un grande possesso palla, dovremo imporre il nostro gioco».