GdS: Cagliari, schiaffi a Murru dagli ultrà

Nuovi particolari sull’irruzione degli ultrà del Cagliari ad Assemini

Sono emersi nuovi particolari in merito alla folle vicenda che ha visto protagonista il Cagliari. La squadra, che è in ritiro da martedì per preparare la delicata sfida contro il Napoli, ieri pomeriggio è stata presa di mira da una trentina di ultrà, che hanno fatto irruzione nel centro sportivo di Assemini e hanno accusato i giocatori di non impegnarsi al massimo.

LA RICOSTRUZIONE – Stando a quanto ricostruito da La Gazzetta dello Sport, non sono volate solo urla e minacce («Dovete vincere contro il Napoli altrimenti sono cavoli vostri, vediamo se vi impegnerete come dovete», in sintesi il messaggio del gruppo dei tifosi su cui il Questore vigila da mesi), ma si è andati oltre, sfiorando una mini rissa. A farne le spese il giovane Nicola Murru, colpito da un ceffone, ma anche altri due o tre giocatori avrebbero subìto lo stesso trattamento.

IL COMMENTO – Molto scossa la squadra di Zdenek Zeman, che ha infatti deciso poi di annullare l’allenamento. In serata è poi arrivato il commento del presidente Tommaso Giulini, che ha smentito i contatti fisici: «L’allenamento del pomeriggio è stato annullato perché quello della mattina è stato molto carico, i giocatori avevano lavorato molto e così si era deciso nel pomeriggio di vedere solo qualche video. Non c’è quindi alcun collegamento con quanto accaduto con i tifosi. Poi, alle 19.50 un gruppo di una trentina di tifosi ha cominciato a contestare, ad urlare, a chiedere di parlare con i giocatori: a parlare con i tifosi sono usciti 28 giocatori e 4 tecnici. C’è stato un confronto molto duro, ma non c’è stato alcun contatto fisico e non ci sono stati schiaffi».