2015
Il Genoa piega il Parma e vede l’Europa
La volata europea si allarga: c’è anche il Grifone
La Sampdoria deve tornarsi a guardare le spalle, perché il Genoa è tornato col fiato sul collo: la vittoria del Grifone sul Parma rilancia, infatti, la squadra di Gasperini nella lotta per un posto in Europa League. La volata europea si allarga e non poteva festeggiare in modo migliore il tecnico, che oggi ha timbrato la 400esima panchina. Il Parma, invece, torna con i piedi per terra dopo l’impresa contro la Juventus.
PRIMO TEMPO – La prima occasione del match si concretizza al 5’ con Falque che dribbla Feddal e sfodera una bella conclusione a giro, che però si spegne di poco a lato. Risponde dopo due minuti Lila, il cui tentativo al volo viene murato da Bergdich. La partita si sblocca al 14’ grazie ad una bella combinazione tra Borriello e Falque: l’attaccante recupera palla nella trequarti e serve con precisione Falque, che di sinistro infila Mirante. Deciso e sfortunato nell’occasione Borriello, che riporta un infortunio e viene sostituito da Pavoletti. Cresce il ritmo con il Grifone che mette in campo trame di gioco importanti e aggressività: al 21’ prima Tambè di testa e poi Bertolacci dalla distanza cercano la porta, ma senza fortuna. Non la trova al 23’ nemmeno Pavoletti, che arriva in ritardo sul pallone e quindi non riesce ad impattarla bene di testa. Clamorosa l’occasione al 30’ fallita dallo stesso attaccante, che dopo esser stato imbeccato da Falque si ritrova a tu per tu con Mirante ma angola troppo il tiro. Dominano i padroni di casa, che creano occasioni a iosa e al 33’, ad esempio, falliscono la chance per il raddoppio con De Maio per un soffio.
SECONDO TEMPO – Dopo l’intervallo si gioca a ritmi più bassi, ma la musica nei primi minuti non cambia: resta protagonista il Genoa. Al 49’ Perotti impegna con uno splendido tiro a giro Mirante, che vola e devia in corner, poi al 51’ ci prova Ghezzal, che salta Roncaglia e prova il destro dalla distanza, spedendo la palla sopra la traversa. Con il passare del tempo, però, emerge la stanchezza e allora il Parma prende campo e fiducia: al 59’ Ghezzal stacca bene e supera Tambè per girare in porta il cross di Cassani, ma la palla finisce di poco larga. Qualche brivido per Lamanna al 65’ sul cross insidioso di Varela. Splendida la conclusione da calcio di punizione al 72’ di Iago Falque, che sfiora l’incrocio dei pali. Dopo due minuti ci prova Kucka, che calcia una sassata verso Mirante, il quale deve respingere a mano aperta. Il raddoppio arriva al 76’ con un lampo di Pavoletti: assist eccezionale di Perotti, che vede bene il movimento in area del compagno, il quale controlla bene il pallone e lo spedisce alle spalle di Mirante. Prova a riaprire la partita Josè Mauri, che all’86’ conclude violentemente per Lamanna, che si salva in corner.
BALZO IN AVANTI – A tratti straripante, il Genoa ha meritato senza alcun dubbio la vittoria e recuperato posizioni importanti per tenere aperta la corsa per l’Europa League. Non mancano, però, spunti di riflessione per Gasperini: troppe le occasioni sprecate dai suoi giocatori per la mole creata, preoccupante il calo nel secondo tempo, che poteva costar caro se di fronte ci fosse stata una squadra qualitativamente superiore al Parma. I ducali, invece, hanno interrotto la piccola striscia positiva di risultati. Evidente il passo indietro della squadra ducale, che, dopo la prova di carattere contro la Juventus, si è dissolta.
TABELLINO – GENOA 2 – 0 PARMA
Marcatori: 14’ Falque, 76’ Pavoletti
Ammoniti: Lila, Roncaglia, Belfodil, Iago Falque, Nocerino, Jorquera, Kucka, Lucarelli
GENOA (4-2-3-1): Lamanna; Tambè (60’ Kucka), Roncaglia, Burdisso, De Maio; Rincon, Bertolacci (82’ Mandragora); Bergdich, Perotti, Falque; Borriello (16’ Pavoletti). In panchina: Perin, Sommariva, Izzo, Niang, Lestienne, Edenilson, Laxalt. Allenatore: Gasperini.
PARMA (3-5-2): Mirante; Santacroce (51’ Cassani), Lucarelli, Feddal; Varela, Lila (80’ Mauri), Lodi (64’ Jorquera), Nocerino, Gobbi; Belfodil, Ghezzal. In panchina: Bajza, Iacobucci, Costa, Palladino, Taider, Mariga, Erlic, Esposito, Coda. Allenatore: Donadoni.