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Juventus, due possibili strade con o senza Allegri: i piani per il futuro

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Due strade per il futuro della Juventus, con o senza Allegri? Qualora il tecnico dovesse rimanere in bianconero, quale sarà il programma per la stagione 2018/2019?

Usa spesso l’aneddotica Massimiliano Allegri per ribadire con forza i concetti e il suo stile di vita. Ultimamente, nel post-vittoria Scudetto, il tecnico livornese, uomo di mare, si è concentrato sul mondo equestre. «Da bimbo andavo ai cavalli con mia nonna. Una volta dissi a un allibratore: voglio giocare Minnesota. Lui mi rispose: è più facile che tu vada ad allenare in Serie A che vinca questo cavallo. Vinse il cavallo e sono diventato allenatore di Serie A». E ancora: «In effetti, tra cavalli e giocatori ci sono analogie. Anche i calciatori, dopo un po’ che non vincono, li si manda al prato a riposare». Una nuova fase comunicativa del tecnico livornese che con il quarto scudetto consecutivo e altrettante Coppe Italia ha conquistato la libertà di dire ciò che gli pare.

Sopratutto tirando stilettate ai ‘soloni’: «A me gli schemi e queste cose meccanizzate mi fanno venire l’orticaria. Lasciate che i ragazzi tirino all’incrocio. Come diceva Crujff, la cosa più difficile è fare le cose semplici. Il mio maestro è stato uno che non ha mai vinto niente, se non la Serie B». Due strade si aprono adesso per la Juventus e Max Allegri: o con o senza Allegri. Fino a venerdì la Juve è in riposo: «Io adesso ho bisogno di andare al mare, ci rivediamo venerdì». Sabato l’ultima partita di campionato, festa Scudetto e la fine ufficiale della stagione 2017/2018.

Da quel momento ogni attimo sarà buono per il summit di fine anno tra la dirigenza della Juventus e il tecnico livornese. La società vorrebbe tenerlo, ma saranno i piani e i programmi per il futuro ad essere decisivi. Da un lato la posizione più conservativa dell’amministratore delegato Marotta: ritoccare con alcuni innesti la squadra che può dominare in Italia ancora per molti campionati, dall’altro lato invece c’è la posizione che vede Agnelli e Allegri coincidere. La Juve ha bisogno di un rinnovamento strutturale nella rosa essendo alla fine di un ciclo, ma per rimanere competitivi serviranno almeno tre acquisti di altissimo livello. Il primo, Emre Can a costo zero, è stato già concluso.