Ritorno sulla terra? No, un'Atalanta che ha fatto due passi indietro
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Ritorno sulla terra? No, un’Atalanta che ha fatto due passi indietro (dal punto di vista mentale)

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Una sconfitta pesante per l’Atalanta. Il quarto posto lontano, l’Europa League dietro l’angolo e due passi indietro

L’Atalanta nelle ultime partite sembra essere sotto l’incantesimo di Gilderoy Lockhart: mago che in Harry Potter cancellava le memorie dei maghi più prestigiosi per poi farli suoi, rendendoli statici e soprattutto privi di talento. Nel caso dei nerazzurri, dimenticarsi quel passo mentale in più fatto negli ultimi mesi.

Partendo dal presupposto che per la Champions League la sfida sarà a distanza dove i filotti faranno la differenza sugli scontri diretti, dall’altra parte la Dea ieri doveva fare molto di più di quello che ha dato in campo, ripetendo ciò che contro Inter e Milan non si è visto. Ritorno sulla terra? No, perché l’Atalanta vista da dicembre fino alla gara con i rossoneri ha dimostrato il suo vero valore tecnico e tattico, bensì si tratta di due passi indietro dal punto di vista mentale: la Dea che nel primo tempo gioca bene, diverte dimostrando superiorità, mentre nel secondo stacca la spina e alla prima difficoltà fa fatica a reagire.

Non è stata l’Atalanta migliore della storia prima (per quanto la base sia buona) non è da salvezza ora. La Dea stessa è la causa e soluzione a tutti i suoi problemi: solo lei può migliorare o peggiorare la sua classifica. Nel girone d’andata il problema principale era la mentalità, mettendoci di mezzo anche una maglia che sudava a ritmi alterni.

Il calendario non è facile considerando anche che mercoledì si ritorna subito a giocare in Europa League con lo Sporting. Al di là del risultato servirà una prova d’orgoglio dove si chiederà dovere, impegno, maturità e maglia sudata. Basta un attimo per crollare quello che di buono si è fatto, così come uno schiocco può far ritrovare entusiasmo e consapevolezza dei propri mezzi per rimettersi in careggiata, seppur la sconfitta contro il Bologna possa pesare essendo stata tanto evitabile quanto non giocata all’altezza.