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Atalanta: ultrà arrestati per spaccio e violenze. La Curva Nord risponde

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Clamoroso a Bergamo, ultrà dell’Atalanta arrestati per spaccio di cocaina e per reiterati atti di violenza

Atalanta, la risposta della curva – 8 marzo, ore 8.03

L’inchiesta riguarda quarantuno persone, undici di queste sono in carcere mentre sette ai domiciliari, in più ci sono tre individui con l’obbligo di dimora e cinque con obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. Spaccio e consumo di droga sono le accuse principali ma fanno capolino anche estorsione, rapina e resistenza a pubblico ufficiale. Tra i nomi degli indagati si trova anche il figlio del Procuratore capo di Brescia, che è stato sottoposto a obbligo di firma. Sono stati emessi trenta daspo più dieci sospensioni di licenze a altrettanti negozi, di cui nove a Bergamo e uno in provincia. Numeri agghiaccianti emergono dall’inchiesta, ma intanto non si fa attendere la risposta dei tifosi nerazzurri. La Curva Nord infatti si è detta delusa di essere finita in mezzo a questo polverone e ha diramato un comunicato nel quale, tra l’altro, si legge: «Lo spaccio di droga e men che meno rapine ed estorsioni non sono mai state parte del tifo organizzato nerazzuro nei suoi oltre 45 anni di attività. Anzi la Nord ha sempre odiato curve avversarie diventate schiave di questi problemi. Lo spaccio è opera di singoli e non può in alcun modo fatto passare come un’attività organica alla Curva Nord. Solo una minima parte degli indagati risulta essere tifoso atalantino ed inoltre nessuno di questi è componente attiva del direttivo della Nord».

Atalanta, tifosi arrestati

L’Atalanta di Gianpiero Gasperini sta vivendo una stagione magica con una classifa che la vede attualmente al quinto posto e che a inizio campionato era impronosticabile. Nel sereno ambiente nerazzurro è arrivato però oggi un clamoroso scossone. La Squadra mobile di Bergamo in collaborazione con lo Sco della Polizia di Stato ha infatti arrestato diversi ultrà della Dea, nell’ambito dell’operazione: «Mai una gioia», accusati di spaccio, rapina e violenza all’interno dello stadio. Secondo le indagini, avviate già nel settembre 2015, questo gruppo di tifosi assumeva cocaina nei pressi dell’Atleti Azzurri d’Italia o anche all’interno di esso per poi lasciarsi andare ad atti di pura violenza. Nel listone degli indagati, come riporta il Corriere dello Sport, sono finiti anche un sessantatreenne e un settantatreenne appartenenti, come gran parte degli altri, al gruppo di ultrà bergamasco.