Bonaventura: «Milan, preparazione sbagliata» - Calcio News 24
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2015

Bonaventura: «Milan, preparazione sbagliata»

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Il centrocampista ha analizzato il flop rossonero

Rispetto al passato è cambiato il contesto, ma non l’importanza del derby. Lo sa bene Giacomo Bonaventura, che ne vivrà uno speciale, visto che poteva indossare la casacca dell’Inter a quest’ora: «Sono in una grande società. Quest’anno ci sono state tante difficoltà dal punto di vista della squadra, forse ce ne sono state troppe rispetto alle mie aspettative. Ma per me è stata un’annata importante sotto tutti i punti di vista. Sono passato da una squadra di provincia ad un grande club e ho sentito subito la fiducia del mister», ha dichiarato a Tuttosport il centrocampista del Milan, che si è detto consapevole dell’importanza della vittoria nel derby per ridare entusiasmo all’ambiente e rilanciare la squadra per il rush finale.

L’APPELLO – Bonaventura ha poi “chiamato” il presidente Silvio Berlusconi a Milanello: «Sarebbe un bel segnale. Potrebbe darci una carica in più. Ma dobbiamo essere bravi noi, dentro lo spogliatoio, a motivarci al meglio. Il presidente ci dà sempre una grande carica, ma dobbiamo essere in grado di gestirci da soli». 

LE CRITICHE – Si passa poi a parlare delle aspre critiche rivolte dall’ex rossonero Boban al gruppo, definito molto scarso: «Non me l’aspettavo. Probabilmente certe difficoltà non le ha vissute. Questa squadra ha una rosa superiore rispetto alla posizione che occupa. Potevamo essere subito dietro le prime tre. Ma se siamo in questa posizione, tutti abbiamo sbagliato qualcosa. Gli infortuni possono capitare se non si fanno delle preparazioni importanti. A gennaio abbiamo giocato tanto senza avere tanto tempo per allenarci. Nella sosta invernale siamo andati a Dubai, ma abbiamo fatto più una cosa di marketing che un richiamo di preparazione vero e proprio. Questo, secondo me, ha influito sugli infortuni e quando perdi tanti giocatori, perdi anche certezze e punti», ha spiegato Bonaventura, che ha confermato l’intenzione del Milan di “italianizzare” il gruppo: «Penso che sia una cosa positiva».