Bonucci: «Voglio allenare la Juve! Ecco perché sono andato via»
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Bonucci show: «Voglio allenare la Juve! Allegri intelligente. Ecco perché sono andato via»

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Leonardo Bonucci ha parlato della sua carriera tra presente e futuro. Dal ritorno alla Juve al Milan: ecco le parole del difensore

Lunga intervista concessa da Leonardo Bonucci al Corriere dello Sport. Il difensore centrale bianconero ha parlato del suo addio alla Juventus, del suo rapporto con i bianconeri, con la BBC e di tanto altro. Leo è andato via dalla Juve in un momento di rabbia, spiega a Veltroni, «Ho capito che nei momenti di rabbia l’istinto ci può far fare delle scelte sbagliate o comunque non quelle che avremmo fatto a mente lucida. Erano successe delle cose, durante gli ultimi quattro mesi di Juventus uno punto zero, che mi avevano toccato a livello di orgoglio, personale, intimo e non sono stato abbastanza bravo a farmele scivolare addosso. Col passare del tempo ho capito che lasciare la Juve non era stata la scelta giusta perché solo qui riesco a esprimere al meglio le mie potenzialità sul campo e fuori. Insieme al presidente e al mio procuratore ho avuto la fortuna di costruire il mio ritorno ed era l’unica cosa che volevo».

Per Leo la Juve è una famiglia, la BBC vuol dire anche amicizia e avere Cristiano Ronaldo è uno stimolo per tutti perché è stato il più forte che abbia mai marcato: «Averlo in squadra rende il sogno Champions più realistico». La partita da rigiocare per Leo è la finale del 2012 all’Europeo con la Spagna mentre ha criticato il sistema calcio: «Solo la Juve ha strutture all’altezza e vince. Da noi un anno dopo l’eliminazione mondiale non c’è ancora un presidente». Poi su Allegri: «Una dote su tutte del mister è l’intelligenza perché non è facile gestire uno spogliatoio con tanti campioni, l’importante è che sentano tutti di poter essere titolari in qualsiasi partita. Abbiamo avuto un conflitto ma nel calcio sono cose che capitano. Da persone intelligenti e mature ci si chiarisce e ci si stringe la mano e si guarda insieme in avanti verso lo stesso obiettivo». Bonucci ha parlato anche del cyberbullismo: «Vengo da un anno dove la minaccia, la brutta parola era all’ordine del giorno. Presi un messaggio tempo fa e lo feci vedere a tutti per una esigenza educativa. Le parole possono diffondere veleno, possono sfociare in qualcosa di brutto». Chiosa sul suo futuro: «Voglio diventare un allenatore, voglio allenare una grande squadra, possibilmente la mia Juve».