Modena, Caliendo in ostaggio degli ultràs: «Ho rischiato la vita»
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Modena, Caliendo in ostaggio degli ultràs: «Ho rischiato la vita»

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La tensione, suscitata dalla mancata cessione del club e dai pessimi risultati della squadra, ha scatenato l’ira di una quarantina di ultras che hanno assediato la sede del Modena, dov’era presente il Presidente Caliendo

Le vicissitudini vissute da Antonio Caliendo nelle ultime 24 ore sono state, a dir poco, ricche di tensione. Come ben si sa, Caliendo è il Presidente e patron del Modena Calcio ma, da qualche tempo a questa parte, è alla ricerca di acquirenti; questa cessione, però, sta diventando un vero e proprio caso. Quando sembrava ormai certa l’intesa con Aldo Taddeo, ecco che accade il colpo di scena, con la nuova intromissione di Carmelo Salerno, imprenditore titolare della Safim. Un’opzione, inaspettata, che spiazza tutti e impone nuovi tempi di attesa.

La confusione regnante in quel di Modena non è passata inosservata ai tifosi che, oltre a subire le pene di una stagione partita malissimo e lo sfratto dal Braglia, si trovano a dover sopportare i continui fronte-retro per la cessione della società. E proprio a causa di tutti questi fattori, alcuni esagitati, circa una quarantina di ultrà, nella giornata di ieri, hanno cercato di fare irruzione, incappucciati, nella sede della società. All’interno, erano presenti il Presidente, il DG Anellucci e un altro collaboratore.

Il panico è subito imperversato all’interno dell’edificio dove i tre malcapitati si sono ritrovati, praticamente, in ostaggio: «Ieri sera ho rischiato la vita sono arrivate 30-40 persone incappucciate e hanno fatto un assalto con spranghe e lacrimogeni come se fosse in atto una guerriglia. E’ inaccettabile, voglio sapere chi li ha avvisati». Un atto di terrorismo che ha scatenato attimi di paura, fino all’arrivo delle forze dell’ordine.