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Ceravolo: «Mi auguro che Vlahovic rimanga in Italia. Su Chiesa…»

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Franco Ceravolo, ex responsabile dell’area tecnica e degli osservatori Juventus, ha parlato in esclusiva con Juventusnews24 di bianconeri e di Nazionale

Franco Ceravolo, ex responsabile dell’area tecnica e degli osservatori della Juventus, è intervenuto in esclusiva ai microfoni di Juventusnews24. Le sue parole sulla Nazionale di Mancini, sul futuro di due nomi caldi di mercato.

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Uno dei nomi caldi del mercato è quello di Dusan Vlahovic, che ha deciso di non rinnovare il proprio contratto con la Fiorentina. Può essere lui il nome giusto per la Juve?

«Vlahovic è un attaccante importante, non è facile andarlo a prendere perché non c’è solo la Juve su di lui, ma anche molte squadre di prima fascia in Italia e in Europa. Ora chi è in scadenza decide cosa fare e cosa non fare, di bandiere ormai ce ne sono poche, ora i calciatori quasi tutti guardano al lato economico. Quando si comincia a parlare di triplicare lo stipendio è difficile rifiutare. Difficile che rimanga alla Fiorentina, alcune società in Europa sono anni che lo seguono (non solo Inter Milan e Juve), difficile confrontare i parametri economici del calcio estero con quelli dell’Italia. Con Ronaldo in Serie A tutti ci guardavano in modo diverso, oggi che non se n’è andato è più difficile portare i big in Italia, soprattutto con questi sceicchi con cui è difficile concorrere a livello economico. Io mi auguro che Vlahovic resti in Italia. È un grande attaccante, completo e giovane».

Trovare un vice Ronaldo è quasi impossibile, su quali giocatori deve puntare Allegri, dopo la partenza del portoghese?

«Ronaldo è insostituibile, ha caratteristiche diverse rispetto a tutti gli altri; anche Chiesa, però, ha le caratteristiche che appartengono ai grandi campioni: corsa, il modo di attaccare gli spazi, la possibilità di tirare in porta con entrambi i piedi. Alla Juve mancava un centrocampista e hanno preso Locatelli, Dybala lo conosco bene dai tempi del Palermo: è un talento, e ora è una certezza. Se avesse anche la fiducia dell’ambiente renderebbe al massimo, perché è una cosa di cui ha bisogno; lo stesso vale per Morata: con degli esterni come Kulusevski, Chiesa e Cuadrado a supporto possono fare molto bene. La Juventus oggi deve solo avere pazienza e presto tornerà ad essere lì dove gli spetta. Scudetto? Non è detto che la Juve sia tagliata fuori, il campionato è lungo e penso che possa tornare a lottare per il primo posto. Poi domenica c’è una partita importantissima e delicata per la fiducia, il morale e per la classifica; vediamo cosa succede, ma a prescindere dal risultato, penso che la Juve tornerà ad essere quella che conosciamo».