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Non solo Cutrone: ecco da chi riparte l’Italia dei bomber

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Non è più un paese per vecchi. Forse. L’accezione “bomber” negli ultimi anni in Italia, più che a contraddistinguere un attaccante in grado di segnare un grande numero di reti, ha assunto un carattere gossipparo e per certi versi “ignorante”

Ne ha risentito la Serie A, dove a trovare con costanza la rete erano e in parte sono tuttora attaccanti over 30 e in parte la nostra Nazionale che dopo la gloria in Germania è scesa in campo davanti con Iaquinta-Di Natale (Mondiali 2010), Cassano-Balotelli (Europei 2012), Balotelli-Immobile (Mondiali 2014), Eder-Pellè (Europei 2016). Tutta un’altra storia sembrano raccontare il presente e il futuro: Belotti e Immobile – molto probabilmente i prescelti per il Mondiale in Russia l’anno prossimo – sono attaccanti maturi con i loro 26 e 23 gol dello scorso anno e incarnano già perfettamente l’idea dei grande finalizzatore forse venuto meno in questi anni non proprio indimenticabili della nazionale azzurra.

Se nella nostra Serie A a farla da padroni sembrano essere, oltre a Belotti e Immobile, gli stranieri Higuain, Icardi, Dzeko, Mertens, serpeggia una certa curiosità tra gli addetti ai lavori ai nuovi “bomber” formati nelle categorie giovanili. Il grosso esempio è arrivato quest’anno dal Milan con Patrick Cutrone. Classe 98 che con un po’ di fiducia del suo allenatore ci ha messo ben poco a dimostrare che la differenza si può fare anche ad alti livelli. Il giovane rossonero, in costante ballottaggio per una maglia da titolare con Kalinic e Andre Silva, ha ricevuto la benedizione anche di chi in materia di gol è una vera e propria leggenda vivente come Luca Toni: «Di Cutrone mi ha stupito l’abilità che mostra in area di rigore. Si muove tanto, nel modo giusto e con i tempi corretti. Ho grande fiducia nei suoi mezzi, anche se dovrà essere bravo a confermarsi. Non tutti riescono a mantenere certi livelli», ha detto di lui. Stesso destino o quasi potrebbe avere Pinamonti dall’altra sponda del Naviglio dove però la figura di Icardi sembra essere intoccabile.

Ma quali sono i nomi su cui scommettere per il futuro? Tra i più noti sicuramente Kean (Verona) e Tumminello (Crotone), rispettivamente scuola Juve e Roma avranno già occasione di mettersi in mostra in Serie A, Pellegri (nome già arcinoto a radiomercato), che con l’infortunio di Lapadula sembra essere il prescelto per una maglia da titolare in campionato. E intanto dalla Nazionale Under 17 italiana, di ritorno dal St George’s Park International Tournament brilla la stella di Edoardo Vergani, protagonista della mattanza di Inghilterra e Germania con uno stacco in grande stile di testa e una splendida punizione dal limite. Gioca nell’Inter e ha già una media realizzativa impressionante. Sempre a Milano, ma in rossonero il nome in rampa di lancio – oltre all’ormai famosissimo Cutrone – è quello di Riccardo Tonin, talento cristallino del vivaio rossonero che dopo aver preso per mano la squadra degli Allievi durante la stagione, ha messo nuovamente lo zampino (ben due volte) nella finalissima contro la Roma, permettendo così al Milan di portare a casa vittoria e conseguente trofeo. Insomma, i nostri bomber non avranno certo fatica nel conquistare una donna, ma si spera abbiano la stessa disinvoltura nel mettere la palla in fondo al sacco.