Juventus, Di Livio: «Per i bianconeri un pareggio con il Chelsea sarebbe un successo»
Connettiti con noi

Hanno Detto

Juventus, Di Livio: «Per i bianconeri un pareggio con il Chelsea sarebbe un successo»

Pubblicato

su

Angelo Di Livio fa il punto della situazione in casa Juventus tra infortuni e crescita della squadra in vista della sfida contro il Chelsea

Angelo Di Livio, in un’intervista alla Gazzetta dello Sport, parla della prossima partita della Juventus contro il Chelsea in Champions League e commenta gli infortuni di Paulo Dybala e di Alvaro Morata.

DYBALA E MORATA – «Per me quella di Dybala: stava crescendo, l’ho visto quest’anno più responsabilizzato e motivato, è un peccato che ora debba fermarsi. Perché deve essere più forte mentalmente, su questo piano deve ancora dimostrare qualcosa, non deve mai accontentarsi. Ma sarà un’assenza pesantissima».

I SOSTITUTI – «Allegri ha tante opzioni, e penso che sceglierà un centrocampo rinforzato vista la forza d’urto dell’avversario e la necessità di proteggere la difesa contro una top europea. Ma il problema non è il modulo, è soprattutto la testa. La Juve deve svoltare mentalmente. Secondo me la via più opportuna sarà quella della prudenza, magari inserendo anche Ramsey sulla linea di centrocampo, con davanti Kean supportato da Kulusevski (o Bernardeschi) e da Chiesa».

CRESCITA JUVENTUS – «Nell’arco dei 90’ c’è ancora qualcosa che scappa, qualche difetto che emerge e che va eliminato».

IL PRONOSTICO – «Un pareggio sarebbe un successo, per la squadra di Allegri. Dico 2-2, con un gol di Kean e l’altro, sicuro, di Chiesa. Come dire, il nuovo che avanza (ma che ha già fatto registrare un record da più giovane marcatore italiano alla prima partita in Champions, superando pure un certo Del Piero), e l’esperienza che cresce (dopo i tre gol che hanno “rischiato” di salvare la Juve dal disastro col Porto nella scorsa stagione). Chiesa e Kean, nell’unica gara disputata insieme fin qui dal 1’, hanno realizzato un gol a testa, regalando alla Juve la vittoria con lo Spezia. A secco col Malmoe, ora il palcoscenico è loro».