2009
Fiorentina, De Silvestri: “Quarto posto? Se le vincessimo tutte…”
Il terzino destro della Fiorentina e della Nazionale Under-21, Lorenzo De Silvestri, è una delle note più positive di questa stagione in viola. La crescita dell’ex Lazio è stata costante con il passare delle giornate, ma il giovane italiano non è contento e vuole migliorare: “Tecnicamente devo crescere ancora, ma ho tempo e ci sto lavorando durante gli allenamenti. Questo anche perchè prima facevo altri sport e mi è un po’ mancata la scuola calcio. Delio Rossi è il tecnico che mi ha lanciato e forgiato come calciatore, facendomi lavorare tantissimo sulla parte difensiva. A lui devo moltissimo. Adesso con Prandelli è lo stesso, mi dà tantissimi consigli e insieme lavoriamo per migliorare e diventare più importante per la Fiorentina”, ha detto durante la trasmissione “Il Ring dei Tifosi” in onda su Canale 10.
Parlando invece della stagione dei gigliati, De Silvestri osserva: “La vittoria di Napoli è stata la vittoria del gruppo, e credo che a fine gara si sia notato l’abbraccio di tutto il gruppo a rimarcare l’unità dello spogliatoio. Non dimentichiamoci che in questa stagione siamo arrivati a un traguardo molto importante come gli ottavi di Champions League, anche se io mi sento comunque ai quarti di finale. Può sembrare strano ma io mi sento fra le prime otto squadre d’Europa e se non è stato così è soltanto perchè c’hanno rubato questa qualificazione. E poi c’è la Coppa Italia. L’anno scorso sono riuscita a vincerla e so quanto possa contare una vittoria del genere. Può starci di perdere qualche punto, ma adesso vediamo cosa succede da qui alla fine. Il quarto posto? Se riuscissimo a vincerle tutte…”
Infine, una battuta sulla leggerezza di Mutu con seguente frecciata nei confronti della terna arbitrale dell’Allianz Arena: “Purtroppo c’è stata questa tegola. Adrian è rimasto comunque nel gruppo, anche se lo vediamo triste. Aspetteremo la sentenza e speriamo di brindare insieme a una buona decisione del tribunale. Sa anche lui di aver fatto un errore, ma gli errori che hanno fatto quei due (Ovrebo e Nebben, ndr) non sono minimamente avvicinabili a quelli commessi da Mutu”.