Fiorentina, i retroscena dell'addio a Corvino - Calcio News 24
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2012

Fiorentina, i retroscena dell’addio a Corvino

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Altro che divorzio consensuale. L’addio di Pantaleo Corvino da direttore sportivo della Fiorentina può considerarsi un esonero a tutti gli effetti, arrivato sull’onda della clamorosa sconfitta interna con la Juventus e ufficializzato – come noto – nel tardo pomeriggio di domenica scorsa. Un modo, da parte della proprietà  e di Andrea Della Valle, di dare le scossa e di far capire che la Fiorentina, a giugno, farà  rivoluzione in tutti i sensi. A partire proprio dal direttore sportivo.
Il comunicato ufficiale recitava così: “La Fiorentina rende noto, d’accordo con il direttore Pantaleo Corvino, che il suo contratto di Responsabile dell’area tecnica non verrà  rinnovato alla scadenza (giugno 2012, ndr)”. Ma di consensuale, nel divorzio annunciato dalla società , c’è probabilmente ben poco.
Anche perchè – come aveva rivelato Corvino più volte, la prima in occasione degli auguri pasquali 2011 e l’ultima il 1Ã?° febbraio scorso – la società  aveva offerto al ds di Vernole il rinnovo del contratto per altri 3 anni, fino al 2015. I dubbi sul proprio rapporto con parte della critica e la volontà  di attendere il corso degli eventi in una stagione alquanto difficile avevano fatto però indugiare Corvino sul rinnovo stesso, favorendo la situazione di stallo cui si era giunti nelle scorse settimane. E la situazione è precipitata nei giorni successivi alla chiusura del calciomercato, cui ha fatto seguito la partenza di Corvino in Puglia al capezzale della madre. In più, si sono registrati fra febbraio e marzo alcuni episodi apparsi delegittimanti agli occhi del ds: le dichiarazioni di Mencucci (“Vargas? E’ un lavativo” datata 3 febbraio) e alcune prese di posizione di Guerini, in particolare sul mercato e sul futuro di Jovetic. L’ultimo episodio, sabato scorso, è stato ovviamente il disastro interno con la Juventus: Corvino torna a Firenze dopo oltre un mese, la Fiorentina dirama il comunicato d’addio nel giorno dopo lo 0-5 e in quello che sarà  il giorno prima della scomparsa della madre Gina. La quale – va sottolineato – sarà  ricordata domani dalla squadra che a Marassi scenderà  in campo col lutto al braccio.
La sensazione, insomma, è che Pantaleo Corvino sia diventato il capro espiatorio della debacle contro la Juventus. Il ds di Vernole, in questi giorni rientrato a Firenze, si è sentito esonerato, forse in un modo che neanche lui si aspettava. Adesso in società  già  impazza il toto-ds, fra voci su Oriali, Leonardi, Lo Monaco, Rui Costa, e perfino sullo stesso Guerini affiancato al talent-scout Macia. E c’è da capire cosa sarà  dei vari Hegazy e Guido Pizarro, già  bloccati da Corvino per la prossima stagione.
Ma prima c’è da arrivare al 30 giugno, c’è da conquistare una salvezza in campionato. E bisognerà  farlo senza l’uomo di Vernole, il cui ruolo all’interno e all’esterno dello spogliatoio da domani verrà  meno e che da ora in poi si limiterà  al lavoro dietro la scrivania. Oppure, non è da escludere, deciderà  di chiudere in anticipo la sua avventura in viola.

Iacopo Barlotti – Nuovo Corriere di Firenze