Gattuso sul mercato: «Non è semplice. Leggo sempre che rischio il posto» - Calcio News 24
Connettiti con noi

Calciomercato

Gattuso sul mercato: «Non è semplice. Leggo sempre che rischio il posto»

Pubblicato

su

Rino Gattuso, allenatore del Milan, ha parlato in conferenza stampa alla viglia del secondo match di International Champions Cup

La sfida tra Tottenham e Milan che si giocherà nella notte italiana (ore 2.30, diretta su Sky) servirà a Rino Gattuso per capire a che punto è il suo Milan. Il tecnico è intervenuto in conferenza stampa per parlare del momento della squadra e non solo: «Le gambe sono appesantite ma stiamo lavorando bene. Voglio ringraziare tutti per le strutture che ci hanno messo a disposizione. Mi aspetto una partita molto tosta per domani, anche se mancheranno molti dei ragazzi che han fatto i mondiali. Il Tottenham è una grande realtà del calcio inglese e noi dovremo stare attenti. Sicuramente farò dei cambi dopo il Manchester però voglio dare continuità al lavoro, far rivedere quello che abbiamo fatto con lo United e crescere di qualità. Per noi deve essere un orgoglio affrontare queste squadre».

Procede Rino Gattuso parlando anche del suo futuro: «Io sono molto contento e soddisfatto. Dopo questa partita avremo ancora due blocchi di lavoro, cercando velocità e intensità. Stiamo lavorando tanto e bene sul campo. I ragazzi stanno dimostrando grande serietà. La critica di Mourinho alla competizione? E’ vero che mancano i big ma ci sono anche aspetti positivi perché permetti ai giovani di giocare ad alti livelli. A me dispiace di non aver fatto ancora giocare i nostri ragazzini come Tsadjout, Brescianini, Capanni e tutti gli altri. Mercato? Siamo lontani dall’Italia ma i ragazzi sono sempre con il telefono in mano, parlano con i procuratore. Anche quando giocavo io era così. Siamo così ma il mercato finché non si chiude se ne parlerà sempre e porta un po’ di malumore. Chi fa l’attaccante sente che arriva un altro attaccante, ma anche io leggo tutti i giorni che rischio il posto: la tranquillità deve dartela la voglia di lavorare e la professionalità».