2014
I colpi giusti
Molto interessante il progetto Juventus. Parole chiave: nuova linfa, sperimentazione, duttilità
JUVENTUS ROMULO PEREYRA CALCIOMERCATO – Intendiamoci: la Juventus, questa Juventus tre volte campione d’Italia, aveva bisogno di sparigliare le carte. Puntando tutto sugli uomini protagonisti del triennio targato Conte il rischio era quello di ritrovarsi un gruppo – almeno sul piano nazionale – dalle ridotte ambizioni. E sotto la gestione Conte è risultata proprio la fame di successo il tratto distintivo e valore aggiuntivo.
DA CONTE AD ALLEGRI – Il gruppo resta, e folle sarebbe procedere ad incomprensibili rifondazioni, ma viene puntellato da forze nuove: linfa vitale per quanto appena asserito e per questioni strettamente tattiche. Patrice Evra consente di passare agevolmente dal 3-5-2 al 4-3-3 potendo agire sia da quinto di centrocampo che nel suo ruolo naturale di esterno della difesa a quattro. E nel segno di questa duttilità arrivano anche due pedine di spessore: forse sottovalutati, ma Roberto Pereyra e Romulo Souza rappresentano profili di calciatori in grado di rendere ovunque schierati. Entrambi jolly di centrocampo, ambedue pronti ad agire – come racconta la loro carriera – sia da interni che da laterali. Che si giochi con un impianto a tre o a quattro.
LE (MANCATE) CESSIONI – Giovani quanto basta (come del resto Morata) per garantire entusiasmo, nuovo fosforo e varietà di alternative. Gli approdi di due centrocampisti di valore – uniti al fattore per cui, con l’eventuale passaggio ad un 4-3-3 o 4-3-1-2, anche Asamoah si ritroverebbe a ricoprire il suo ruolo naturale di centrocampista – hanno immediatamente lasciato ipotizzare una cessione illustre: Arturo Vidal sul banco dei sospettati, appena dopo il cileno Paul Pogba. La dirigenza bianconera almeno a parole fa muro e punta a convincere gli indecisi sul nuovo corso Allegri: in soldoni la Juventus non fa alcun passo indietro sul piano delle ambizioni e vede all’orizzonte un ruolo da assoluto protagonista in terra interna e da potenziale outsider di lusso sul palcoscenico internazionale.
IL PIANO – Detto di una Juve duttile ed in grado di trasformarsi anche in corso d’opera e magari a seconda delle evenienze, i lavori sono tutt’altro che completati: un difensore rapido ed un attaccante di valore per completare l’organico e dare ad Allegri le chiavi giuste per evitare la falsa partenza. E dunque gli inevitabili piagnistei pro-Conte che cadranno puntuali al primo intoppo. L’infortunio occorso alla giovane stella Morata ha complicato i piani di casa Juve ma la ricerca dell’occasione giusta prosegue e non è da escludere – perché no anche nelle ultime battute della sessione di mercato – un innesto pesante. In tema difensore sembra calda la pista che porta a Christian Zapata, centrale di fisico e velocità che si è rilanciato alla grande nello scenario di Brasile 2014 ed apprezzato da Allegri ai tempi del Milan. In coppia con Chiellini andrebbe a velocizzare una difesa forte ma statica: è (sarebbe) il segnale inequivocabile che qualcosa di diverso vorrà essere provato. E Marotta in primis ha indicato questa via. Vincente o meno lo griderà il campo, ma – sarà un paradosso – per questa Juventus sperimentare è l’unica strada percorribile.