Il trionfo del Barcellona di Xavi: cambio di modulo, il Camp Nou e un difesa record
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Il trionfo del Barcellona di Xavi: cambio di modulo, il Camp Nou e un difesa record

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Tutto sulla vittoria della Liga da parte del Barcellona di Xavi. I numeri ed i fattori decisivi per il successo

Il Barcellona è campione di Spagna e lo è con pieno merito. Xavi è l’eroe del giorno e se il Real Madrid non andrà a vincere l’ennesima Champions League nulla potrà oscurare l’impresa catalana. Neanche la bocciatura internazionale, perché dopo essere usciti dal girone di Champions per mano di Bayern e Inter, anche il Manchester United ha bocciato il Barça in Europa League: quel che si dice una vera “congiura” continentale, con club di 3 nazioni diverse a dire che non era anno.
Lo è stato invece in patria, definizione magari non proprio ortodossa per una città che non si pensa propriamente spagnola. E il suo tecnico ha molti meriti, a partire dal non avere pensato calcio in termini ortodossi: a ottobre il canonico 4-3-3 imparato dalle elementari (per chi cresce nella cantera non è un modo dire) ha lasciato posto a un 4-2-3-1 che ha dimostrato di funzionare. Traducendo in uomini, più De Jong davanti alla difesa e meno titolarità scontata per Raphinha, che si è messo a combattere per un posto con Dembelé. E, soprattutto, spostamento in avanti di Gavi e Pedri, con quest’ultimo che ha particolarmente apprezzato ripagando la scelta del mister con il contributo di 6 gol, dichiarandosene totalmente convinto: «A me il cambio è piaciuto perché mi ha permesso di avvicinarmi a Lewandowski e alla zona di maggiore influenza offensiva. Col nuovo sistema ho iniziato a muovermi in un ambito più rilevante per quanto riguarda gol e assist».

Il Barcellona si è riconnesso con la vittoria della Liga che mancava dalla fine dello scorso decennio (2018-19). Negli ultimi anni si era messa in mostra con la sua consueta propensione offensiva che portava a segnare molti gol, senza però raccogliere di conseguenza, fino a quando l’anno scorso non avuto alcun motivo di consolazione da un’annata no. Xavi ha trionfato con due numeri davvero rilevanti: l’unico zero del campionato è la casella delle sconfitte in casa; ha incassato solo 13 gol in 34 incontri, meno della metà della seconda migliore difesa rappresentata dall’Atletico Madrid. Fare di meglio è quasi impossibile.