Inter, Altobelli: «Lukaku? Lo fischio da casa. Lautaro un leader»
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Inter, Altobelli: «Lukaku? Lo fischio da casa. Lautaro un leader»

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Le parole di Spillo Altobelli, ex attaccante dell’Inter, sulla sfida di questo pomeriggio alla Roma e il ritorno di Lukaku a San Siro

Alessandro ‘Spillo’ Altobelli ha parlato alla Gazzetta dello Sport in vista della sfida dell’Inter di questo pomeriggio con la Roma, che vedrà l’attacco dei nerazzurri con la coppia Lautaro-Thuram da una parte e ‘Big RomLukaku dall’altra, al suo ritorno a San Siro dopo il burrascoso addio della scorsa estate. Di seguito le sue parole.

L’ADDIO DI LUKAKU HA FAVORITO MARTINEZ – «Beh, eravamo abituati a ragionare di coppia: la LuLa è stata devastante, una coppia straordinaria che ha permesso all’Inter di vincere uno scudetto e di giocarsi le finali di Europa League e Champions. L’uno giocava per l’altro, sapevano dividersi bene spazi e gloria».

LEADERSHIP DI LAUTARO – «Sicuramente è emersa ancora più forte la sua leadership, il suo senso di appartenenza, l’amore per la maglia e la grande intesa con città e tifosi. E i risultati di questa prima parte di stagione sottolineano come Lautaro sia diventato punto di riferimento imprescindibile per l’Inter, cosa che magari non era ancora – o almeno non in modo così marcato – quando accanto a lui giocava Lukaku».

INTESA CON THURAM – «Onestamente non pensavo che Marcus potesse risultare così decisivo sin da subito. Prima era Lautaro che faceva tanto movimento per gli altri, ora sono gli
altri a farlo per lui. E Thuram lo fa con qualità e fisicità
».

ACCOGLIENZA LUKAKU – «Beh, intanto non mi aspettavo assolutamente l’addio. Sono rimasto molto deluso: ci sta che uno non si sente più a suo agio in un determinato contesto, che voglia provare nuove esperienze, che abbia bisogno di nuovi stimoli. Non mi ha deluso il fatto in sé, ma il come se n’è andato. E poi parlare di nascosto con la Juve e altre squadre mentre l’Inter provava in tutti i modi ad accontentare le tue richieste…».

DALLA PARTE DEI TIFOSI – «Certamente. Anzi, da casa fischierò anche io (e giù una risata, ndr). Ma siete sicuri che giocherà? Non è che Mourinho lo lascia fuori per evitargli un pomeriggio molto molto complicato? Che poi, con un ambiente così ostile, potrebbe anche trovare motivazioni in più, chissà. In assoluto, detto della delusione per come si è comportato, per me Lukaku resta un centravanti straordinario che, quando sta bene fisicamente, fa la differenza: spero sia in giornata no…».

LAUTARO BANDIERA – «Le racconto una cosa: un anno fa andai a cena con lui e il console del Qatar e gli dissi: “tu sei l’unico che può mettere in crisi il mio secondo posto tra i marcatori di ogni tempo”. Mi rispose che erano troppi i gol di differenza, più di 100. Ma io ci credo davvero: Lautaro sarà la prossima bandiera dell’Inter e ha tutto per riscrivere la storia».