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Inter, quattro motivi per credere all’Europa League: da Barella a Eriksen passando per la difesa

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L’Inter può giocarsi l’Europa League fino in fondo per quattro motivi: da Barella ad Eriksen passando per la difesa bunker

L’Inter dopo aver superato lo scoglio Getafe guarda con maggiore ottimismo e fiducia verso la finale di Europa League a Colonia in programma il 21 agosto. La Gazzetta dello Sport spiega attraverso quattro punti perchè i nerazzurri possono alzare il trofeo.

  • La difesa è tornata un bunker – Dopo il lockdown i nerazzurri prendevano sistematicamente gol, anche con qualche errore evitabile. Ora sembra tornata la magia di inizio stagione. Cinque match difila senza incassare reti, migliore striscia dell’anno, non sono una casualità e certificano che l’Inter di oggi ha qualcosa in più.
  • Barella – Uno che ha alzato tantissimo il suo livello e punta a salire senza paura di farsi male è Nicolò Barella. Col Getafe ha dimostrato di essere il gigante del centrocampo, non esaurisce mai le pile, è una pedina difficile da togliere.
  • Eriksen – Difficile vederlo titolare col Leverkusen, ma se contro i tedeschi avrà un impatto stile Getafe, allora i nerazzurri sono certamente in buone mani.Con Napoli e Atalanta Conte gli ha concesso una manciata di secondi, in Europa grazie a lui ha pescato il jolly nel momento in cui serviva tirare fuori qualcosa di extra. Gol, gamba tonica, rapidità di pensiero, pericolosità su calcio da fermo: il danese ha saputo mettere in mostra quello che sa fare in pochissimo tempo.
  • Sanchez – Solo qualche mese fa era impensabile che Sanchez restasse: poche partite, il lungo infortunio, la difficoltà a rientrare in forma, un ingaggio mostruoso (12 milioni l’anno). E invece il post lockdown ha ridato un nuovo Alexis, molto vicino a quello che faceva meraviglie in Europa e col Cile.