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La giovane Inter, ecco le stelle di domani: Merola, Vergani, Ntube…

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edoardo vergani inter

Inter, ecco tutte le stelle del vivaio: non solo gli ultimi arrivi di mercato, ma pure i tantissimi giovani di Primavera e Berretti: da Merola, passando per Vergani e Ntube

Giovani e forti, a tutti i costi. Il nuovo mantra dell’Inter è stato già tracciato: la proprietà cinese ha posto le basi per il rilancio dopo il fallimentare test drive della stagione appena passata e l’obiettivo a caratteri cubitali si chiama futuro. Proprio in quest’ottica sono da collocare le recenti manovre che vedono la società nerazzurra al centro di trattative milionarie per i talenti nati dal 99 in poi. Pellegri, Coulibaly, Salcedo e Odgaard: gli ultimi a rispondere all’appello di Suning. Poco importa se tra costi del cartellino e bonus, i sei zeri fanno venire le vertigini: in pochi sottolineano che le spese fatte per il settore giovanile non sono soggette alle restrizioni finanziarie dell’Uefa come accade per la prima squadra. Per fare un esempio ancora più esplicativo: poniamo che Messi abbia 15 anni e faccia ancora parte della cantera blaugrana. Molto probabilmente, Mr. Zhang potrebbe benissimo non badare a spese pur di portarlo a Milano.

Discorso diverso, nella situazione attuale. L’Uefa è attenta al bilancio, alle uscite e alle entrate: se non vendi per una cifra X non puoi comprare Y. E difficilmente con quello che ricavi vendendo Ranocchia e Medel, puoi permetterti la Pulce argentina. Fatta questa doverosa premessa, ricordiamo anche che mai nella storia una società italiana aveva trionfato nelle tre principali categorie giovanili com’è accaduto quest’anno all’Inter. Primavera, Beretti e Under 17: il tricolore ha i colori del cielo e della notte. E allora perché”, si chiedono in molti, “non puntare sui nostri giovani?”. Domanda lecita, ma chi sono questi giovani? Tutti ne parlano, ma non altrettanti hanno un’idea più o meno definita sui loro punti di forza.

NON SOLO PINAMONTI – Ebbene sì, quando si parla di talento nel vivaio l’equazione non risponde soltanto al nome del più noto Pinamonti. Lui, fiore all’occhiello della Primavera Campione d’Italia, è già stato individuato da Spalletti come valida alternativa al frontman Mauro Icardi. Fiuto del gol, intelligenza tattica e struttura fisica: è lui senza ombra di dubbio il più futuribile di questa Inter. A seguire, Zinho Vanheusden: da un attaccante a un difensore, con i piedi del centrocampista. Zinho, classe 99 di nazionalità belga balzato agli onori della cronaca grazie a prestazioni maiuscole caratterizzate da autorevolezza e leadership nel pacchetto arretrato. L’eleganza lo contraddistingue anche quando la palla ce l’ha tra i piedi: anche per lui, come per Pinamonti, la prima squadra è già realtà.

LA FRECCIA DEL SUD – A brillare tra le stelle del vivaio c’è anche Davide Merola. Classe 2000 nato in provincia di Caserta. Fisico brevilineo, grande predisposizione al sacrificio e sinistro magico. Lo paragonano a Montella e Di Natale. Fa parte della scuderia del tanto discusso Re Mida Mino Raiola. In Under 17, Nazionale e club, è decisivo come pochi: lo scudetto di categoria lo ha vinto da protagonista. C’è anche lui tra gli eletti per il grande salto: ma non c’è fretta, verrà lasciato crescere in Primavera.

LE STELLE DEL TERZO MILLENNIO – Pellegri e Salcedo classe 2001 scuola Genoa tra cartellino e bonus potrebbero arrivare a costare circa 60 milioni alla prioprietà cinese. Nella Milano nerazzurra però quando si parla di attaccanti nati nel terzo millennio, è molto facile risalire al nome di Edoardo Vergani. Fisico imponente e killer d’area di rigore. Capitano e bomberone dell’Under 16 (decisivo anche nella Supercoppa U17 vinta contro il Como), Vergani è pilastro anche in Nazionale. Quando fa gonfiare la rete non si scompone più di tanto, quasi come se avesse appena preso un caffè. Insieme a lui, Micheal Ntube – difensore italocamerunense – perno della retroguardia nerazzurra. Fisico da grande difensore e ottima predisposizione all’anticipo: anche lui un abituè tra i convocati di mister Zoratto. Insomma, l’insaziabile Inter che verrà investe sui principali talenti del panorama senza dimenticare il proprio settore giovanile. Chi sarà a spuntarla, difficile stabilirlo ora: la verità come sempre ce la darà il campo.