2014
Italia, ag. Criscito: «Seconda ingiustizia sportiva…»
CRISCITO PRANDELLI ITALIA D’AMICO – Domenico Criscito non ha preso bene l’esclusione dalla nazionale italiana, la seconda dopo il coinvolgimento nel caso calcioscommesse che lo estromise dagli azzurri nel 2012. Andrea D’Amico, procuratore dello stesso Criscito, ha parlato oggi a Radio CRC spiegando le sensazioni del suo assistito, di seguito trovate le sue parole.
D’AMICO DIXIT – «Criscito era incredulo, la sua esperienza e duttilità di impiego potevano portare a pensare che Prandelli lo convocasse. Il Mondiale è un appuntamento importante e servono i giocatori più in forma, Criscito aveva le carte in regola per partecipare anche perché Prandelli ha chiamato gente che ha fatto la riserva nei proprio club. E’ stata commessa un’ingiustizia sportiva per la seconda volta, è un momento di tristezza sportiva perché Criscito meritava l’azzurro».
INCREDULI – «Gli sono molto vicino perché se c’è un calciatore educato è proprio Mimmo Criscito. Dopo l’esclusione immediata di Criscito all’Europeo, ci fu una promessa: se qualcuno si fosse fatto male, Criscito sarebbe stato richiamato. Uno che lotta per lo Scudetto ed è titolare nel suo club merita la convocazione. E’ inspiegabile. Codice etico? E’ una demagogia che tende a diminuire l’area sportiva. Per quanto riguarda il futuro ancora non ho sentito nessuno dal Napoli».