Juve Allegri: «Non sapete cosa vuol dire fare l'allenatore»
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Juve Allegri: «Non sapete cosa vuol dire fare l’allenatore»

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Massimiliano Allegri

Le parole di Massimiliano Allegri, tecnico della Juve, dopo il pareggio ottenuto dai bianconeri contro il Genoa

Massimiliano Allegri ha parlato ai microfoni di Sky Sport dopo il pareggio della Juve contro il Genoa. Il tecnico bianconero ha avuto una discussione con l’opinionista Gianfranco Teotino. Di seguito le sue parole.

L’ANALISI – «Non è successo niente. Nel primo tempo c’era un po’ nervosismo era dovuto al fatto dell’importanza della partita con l’obbligo di vincere. Siamo stati un pochino troppo bloccati. La squadra ha fatto un bel secondo tempo secondo me. Abbiamo avuto diverse situazioni, qualche errore di passaggio, non abbiamo concesso tiri in porta. Io credo che sia una prestazione di cui dobbiamo prendere il positivo per poter ripartire dopo la sosta. Perché comunque questo momento è difficile, però la prestazione come atteggiamento difensivo e squadra è stata migliore delle ultime».

IMBARAZZO PER LA LOTTA AL QUINTO POSTO – «Non deve creare nessun imbarazzo e nervosismo. Ma solamente responsabilità come sappiamo di averla. Il raggiungimento di questo posto in Champions è lontano 11 punti, abbiamo 9 partite per farlo e quindi bisogna lavorare e continuare a credere in quello che facciamo. Oggi la squadra ha fatto una buona prestazione».

COSA CHIEDE A CHIESA E YILDIZ – «Chiedo, come chiedo a tutti gli altri, di fare buone prestazioni. Federico ha fatto buone cose nel primo tempo. Poi in quel momento avevo bisogno di uno che giocasse più tra le linee. Kenan tra le linee è più abile a giocare. Sono contento di quel che ha fatto Federico così come di quello che ha fatto Kostic. In quel momento lì avevano speso molto, erano un po’ sulle gambe, c’era bisogno di tecnica tra i loro centrocampisti».

CAMBIARE IL SISTEMA DI GIOCO – «Tutto è possibile, ma il problema è che bisogna fare dei risultati. Il termometro della squadra ce l’ho io durante la settimana. Abbiamo un obiettivo da raggiungere in qualche modo dobbiamo raggiungerlo, è l’entrata in Champions. In questo momento siamo in difficoltà, cercheremo di trovare tutte le soluzioni possibili. In questi momenti si può creare anche confusione».

LITE CON TEOTINO – «Io non faccio il politico, ma l’allenatore. Credo che saremmo terzi in classifica momentaneamente. Lei sa come si fa l’allenatore? Io non so come si fa il giornalista, infatti… Io non devo andare dietro al pubblico, il pubblico ci sostiene e io cerco di fare il meglio per la squadra. Io non mi permetto di dire a un giornalista come si fa il giornalista. Uno fa le domande, io le domando a lei come si fa il giornalista? Come mai nelle prime 19 partite abbiamo fatto 46 punti. Cerchiamo di lavorare al meglio, poi sicuramente faccio degli errori. Se lei mi fa una domanda più intelligente io le rispondo. Io siccome sono un allenatore che lavoro pe la Juve, ho un obiettivo da raggiungere. Mi dispiace che in questi momento non vengano i risultati, però la squadra sta facendo il massimo, tutti facciamo il massimo. Poi sbagliamo, io sbaglio, sono il primo a sbagliare. Faccio le scelte per la squadra, poi sbaglio. Voi non dovete capire, ma solo fare domande. Ma tanto cosa capite, la squadra poi la alleno io… C’è chi capisce e non capisce».

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