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Juve, c’è un problema: come gestire il dualismo Buffon-Szczesny?

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Juve: l’arrivo ormai definito di Szczesny in bianconero può creare un problema con la gestione di Buffon, che smetterà nel 2018 ma che vuole ancora un ruolo da protagonista. Come gestire il dualismo fra portieri?

La Juve ha scelto quello che sarà il portiere del futuro. Sembra ormai certo e sul punto di essere ufficializzato il colpo Szczesny. La società bianconera verserà all’Arsenal una cifra che si aggira intorno ai 14 milioni più 2 di bonus. Quattro anni di contratto da 4 milioni di euro a salire per l’estremo difensore polacco. Marotta e Paratici hanno soffiato al Napoli, che era in pressing sul giocatore, il numero uno del futuro. Ma per quanto riguarda il presente, quali problemi potrebbe avere Max Allegri nella prossima stagione? Perché, e non bisogna certo dimenticarlo, in rosa c’è ancora Gigi Buffon, il numero uno dei numeri uno. Un uomo che nemmeno a 39 anni ha intenzione di recitare la parte del gregario. E che, a giudicare dalle prestazioni straordinarie offerte durante la stagione, ha tutto il diritto per rivendicare tutta la considerazione possibile da parte della Juve.

SZCZESNY COME NETO? IMPOSSIBILE – La società, nonostante punti ancora su Buffon, è andata in decisa controtendenza rispetto a quanto ci si poteva aspettare. Prendendo Szczesny, un portiere nel pieno della maturità (prossimo ai 28 anni) reduce da due buone stagioni alla Roma che vuole assolutamente giocare. E soprattutto abbandonando le piste che avrebbero potuto parte ai giovanissimi Meret e Donnarumma. La cifra spesa dalla Juve per il cartellino e per l’ingaggio (in attese di notizie ufficiali) è molto alta, per un estremo difensore bravo ma non esattamente impeccabile, ben lontano dagli standard di Buffon. E l’investimento dovrà in qualche modo essere giustificato con un minutaggio adeguato. Difficile, infatti, ipotizzare che Szczesny possa avere in bianconero un percorso alla Neto, giocando solo in Coppa Italia o talvolta in campionato. Allegri, con due portieri così importanti in rosa, avrà un problema non da poco nella gestione. Ma la soluzione c’è.

IL DILEMMA DI ALLEGRI – Il Barcellona ha molto da insegnare nella gestione dei portieri, soprattutto se si torna indietro nel tempo. L’episodio della stagione 2014-2015 è sotto gli occhi di tutti: Luis Enrique, con Bravo e Ter Stegen, decise di gestire il dualismo dando spazio ad entrambi. In campionato spazio all’esperto Bravo, nelle coppe dentro il giovane Ter Stegen. In quella stagione i blaugrana riuscirono a vincere il triplete, con la finale di Champions League vinta contro la Juve che diede ragione alle scelte del tecnico spagnolo. E allora i bianconeri pensano ad una soluzione simile a quella adottata dal Barcellona, con Buffon pronto a giocare in Champions LeagueSzczesny titolare in campionato. Non può che essere questo lo scenario più sensato in casa Juve, visto che il nuovo arrivato non è certo disposto ad accomodarsi in panchina. Può sopportare una stagione part-time, ma non può tollerare di essere l’ombra del leggendario Buffon. Ma l’ultima parola spetterà, come sempre, ad Allegri.