Juventus, Buffon a Mediaset: “Mai pensato di andarmene”

Gianluigi Buffon, portiere della Juventus, ha parlato anche ai microfoni di “Mediaset Premium” il successo dello scudetto e la festa dello Juventus Stadium, affermando che il suo futuro sarà ancora in bianconero: “Erano sei anni che aspettavo questo giorno, era una delle motivazioni per le quali sono rimasto. Volevo rivedere la nostra gente orgogliosa di noi, della Juventus, ed oggi ho osservato loro festeggiare che per me è stato il più grande spettacolo. Ora me ne vado? No, assolutamente. Non è un pensiero che mi è mai balenato dalla testa”.

Sulla sua stagione personale: “Venti gol al passivo? Ne ho presi 16, con ogni probabilità penso sia stata la mia migliore stagione da quando gioco, forse alla pari con quella della finale di Champions League del 2002/2003. Mi dispiace per l’errore di Lecce perché penso di aver fatto una stagione ad alti livelli”.

Tornando sull’errore con il Lecce e le critiche passate: “Come mai l’errore di Lecce? Nessuno sa perché ho sbagliato: seguivo con la coda dell’occhio Muriel che veniva centrale, mi ero perso Bertolacci, che invece ha continuato la corsa, e mi ha fregato quando ho stoppato la palla. Superate le critiche del 2011? Le polemiche ormai ho una certa dimestichezza nell’affrontarle in maniera ottimale. La cosa più importante è stata rimettermi in sesto fisicamente, guarire perfettamente e potermi allenare quotidianamente. Quest’anno si poteva anche non vincere, ma su 320 allenamenti ne volevo fare almeno 310 e su 38 partite ne volevo giocare almeno 35-36 e così è stato. Quando uno si allena in maniera quotidiana i risultati si vedono anche sul campo”.

Infine, un commento sulle emozioni avvertite per l’addio del capitano: “Commosso per via di Del Piero? Quest’anno mi sono commosso già due volte: una dopo il sostegno della curva dopo l’errore col Lecce ed oggi per via di Ale, si chiude un percorso di dodici anni assieme, il suo di 19 anni con la Juventus, una cosa incredibile. Ho avuto la fortuna di essere qui in questo giorno e di fare lui il tributo che meritava assieme alla nostra gente”.