Kovacic apre alla cessione:  «É il momento di cambiare. Voglio giocare di più» - Calcio News 24
Connettiti con noi

Calciomercato

Kovacic apre alla cessione:  «É il momento di cambiare. Voglio giocare di più»

Pubblicato

su

kovacic real madrid

Direttamente dal ritiro croato in Russia, Mateo Kovacic infiamma il mercato: «Grazie Real ma voglio giocare di più»

I 6 punti conquistati dalla Croazia nel girone mondiale hanno portato serenità e sorrisi nel ritiro biancorosso. I croati sono certi della qualificazione agli ottavi di finale e possono preparare con tranquillità l’ultima partita del girone. Serenità che è stata spezzata, invece, dalle parole di Mateo Kovacic, centrocampista del Real Madrid. L’ex Inter ammette con molta franchezza come sia arrivato il momento di cambiare aria dopo tre Champions e uno scudetto conquistato con i blancos: «Mi piacerebbe giocare di più  amo il calcio e amo essere in campo. So che è difficile giocare a Madrid, soprattutto perché sono molto giovane. Capisco la situazione, ma per questo motivo penso che sia meglio per me andare in un altro club dove abbia l’opportunità di giocare regolarmente come antipasto. E’ una possibilità che penso di poter avere e che voglio adesso».

Tre stagioni felici dunque, ma non troppo: «Penso che nel Real Madrid tutti i giocatori siano importanti, il problema è che per un giovane è difficile avere continuità e senza quella non potrò mai mostrare il mio potenziale. Quando non gioco, non sono felice. Non sono stato del tutto contento, nonostante i trofei, perché il mio contributo a tutto ciò non è stato il massimo ed è qualcosa che voglio cambiare».

Decisione presa quindi. E nemmeno il nuovo allenatore del Real Julen Lopetegui sembra possa convincerlo: «Non lo conosco e non ho mai parlato con lui, ma so che dobbiamo parlare del mio futuro. Sono a Madrid da tre anni, non ho giocato troppo e questo ha influito sul mio ruolo in nazionale. È qualcosa che non mi rende felice, è per questo che è meglio cambiare squadra. Il Real Madrid è una squadra straordinaria, piena di grandi giocatori e forse ora sono troppo giovane per contribuire al cento per cento».