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L’arbitro Kuipers: «Mai avuto dubbi sulla Var. Inghilterra-Italia un sogno»

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L’ormai ex arbitro Kuipers ha parlato della sua carriera: dalle origini alla finale di Champions League e di Euro 2020

Bjorn Kuipers ha chiuso la sua carriera da arbitro alla grandissima: dirigendo alla perfezione la finale di Euro 2020 tra Inghilterra Italia che ha visto trionfare. Questa sera l’olandese verrà premiato col premio Campanati come miglior arbitro dell’Europeo e in una intervista a La Gazzetta dello Sport ha parlato della sua carriera.

INIZI – «In un campo minore, nel mio paese natale, ma nel ruolo di giocatore. Ero il classico che faceva sempre polemica con gli arbitri. Mio padre, impegnato al sabato nei supermercati di famiglia, non veniva mai. Una volta invece spuntò a una partita e lui, arbitro non professionista, mi disse: “Non mi piace quello che ho visto, pensi di essere meglio dell’arbitro? Dimostralo, provaci tu”».

ARBITRI IN TV – «In Olanda abbiamo 17 milioni di arbitri, voi ne avete 60 milioni. Tutti pensano di sapere meglio di noi cosa fare, a loro dico quello che mi disse mio padre. Provateci, abbiamo bisogno di nuovi fischietti, è un lavoro affascinante e per nulla facile. Quanto agli arbitri in tv sono contrario al parlare subito dopo la partita. In Olanda ogni giornalista può bussare allo spogliatoio al 90’. Ma guarda caso lo fanno solo quando sbagliamo e un arbitro sa bene quando ha commesso errori. Così a caldo credo non sia corretto, già dopo averci dormito su sarebbe più sensato». 

ERRORE DA RICORDARE – «Intanto la partita perfetta è quasi impossibile da trovare. Beh se devo pensare a un mio errore tecnico torno agli ottavi di Champions 2015, Chelsea-Psg. Ibrahimovic entrò duro in ritardo su Oscar io lo sanzionai con un rosso diretto. A velocità normale nessuno avrebbe avuto dubbi, i replay mostrarono che un giallo sarebbe stato più che sufficiente». 

VAR – «Mai avuto neanche un dubbio. Anzi, quando la usai la prima volta dissi ai responsabili: “Non possiamo più farne a meno”. Come si può non volere qualcosa che corregge un errore evidente compiuto di fronte a migliaia di occhi? La tecnologia c’è e funziona, non va cambiata, ora serve solo il tempo per imparare a usarla sempre meglio». 

PARTITE INDIMENTICABILI – «Ne ho due: la finale di Champions 2014 tra Real e Atletico e poi dirigere la finale di Euro 2020 tra due grandi Paesi come Inghilterra e Italia era solo un sogno. Per me si è realizzato».