Liverpool Atalanta, il terzo atto di una tappa storica in Europa

Liverpool Atalanta, il terzo atto di una tappa storica: dalla cinquina al “Bergamoto” al 0-2 pieno di rimpianti ai Quarti d’Europa League

Liverpool per ogni giocatore, dirigente e tifoso è una tappa che rappresenta l’apice dell’emotività e della grande posta in palio europea: figuriamoci per l’Atalanta dove la filosofia “You’ll never walk alone” si respira nell’aria seppur ormai l’alta quota abbia fatto da padrone i nerazzurri. Giovedì Liverpool Atalanta, il terzo atto di due precedenti che hanno scritto una delle pagine più belle della storia nerazzurra.

La prima volta non si scorda mai, nel 2017, anche se prima del rosso Liverpool si passa dal blu dell’Everton, dove sarà il nerazzurro a farla da padrone: doppietta di Cristante, Ramirez accorcia, tiro perfetto dalla distanza di Gosens e poi un’altra doppietta nel finale, quella di Cornelius a mettere un 1-5 che rimane il punteggio più largo di una squadra italiana in Inghilterra. Prima volta a Liverpool, prima pietra del famoso “Bergamoto” che fece tremare letteralmente il Goodison Park: prodotto da 3500 tifosi atalantini talmente carichi e passionali da rappresentare il detto“Siamo bergamaschi e non conosciam confine” (coro che diventerà cardine del tifo organizzato nerazzurro).

Secondo atto dal sapore dolce-amaro: nel 2020/2021 l’Atalanta ai gironi pesca il Liverpool favorito per il passaggio del turno (e che vincerà quel girone stesso). L’entusiasmo che lascia spazio al rimpianto per una trasferta così importante non potendola vivere causa pandemia. Se non ci sono gli spalti, a suscitare emozioni ci pensano Josip Ilicic e Robin Gosens: mettendo sul tabellone la seguente scritta: Liverpool-Atalanta 0-2, insegnando calcio al tempo del calcio.

Poi il terzo atto, restituendo ciò che non è potuto esserci tre anni prima con una trasferta che lascerà qualcosa ai tifosi. Sul campo la favorita per la vittoria finale contro un’Atalanta a fare da underdog con nulla da perdere, seppur essere in corsa su tre competizioni porta sempre qualche ragionamento. Comunque vada sarà un successo? Forse, senza dimenticare che ci sono 180 minuti per confermare o stravolgere i pronostici.