Inter, Mancini: «Volevo Balotelli, batteremo il Milan. Scudetto? Ci siamo» - Calcio News 24
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2015

Inter, Mancini: «Volevo Balotelli, batteremo il Milan. Scudetto? Ci siamo»

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Il tecnico a tutto campo: «Tourè? Ha cambiato idea all’ultimo…»

«Mihajlovic? L’ho sentito anche ieri. Gli ho detto: “Tranquillo, vincerai anche questo di derby”. Bé, Stankovic ha ragione: i favoriti sono loro, ne hanno già vinti due quest’anno, eh…». Alla vigilia del primo derby in Serie A, Roberto Mancini inizia a provocare il Milan e il suo grande amico, Sinisa Mihajlovic: «Mi ha proposto che chi vince paga. Va bene, pago io… A parte tutto: voglio dire che l’Inter ha sempre compiuto gesti a livello sociale, e quanto al resto ne parleremo io e lui per fare una cosa al riparo da copertine, senza dirlo a nessuno» ha scherzato ai microfoni de La Gazzetta dello Sport.

RIVOLUZIONE– Per i nerazzurri, una vera e propria rivoluzione in estate. Mancini, però, ha apprezzato l’operato della società: «Il mercato è stato ottimo. Perché siamo riusciti a coprire tutti i settori dove c’erano mancanze. Poi è vero che il mercato è molto particolare: vai su un calciatore per un po’ di tempo, magari non riesci a prenderlo e devi tenere aperte altre piste. Ma alla fine la società, da Thohir a Fassone, da Ausilio a Bolingbroke, hanno fatto molto bene il proprio lavoro. Sono stati presi giovani importanti e altri che possono dare un grande  futuro all’Inter».

PECCATO – Due obiettivi, però, sono sfuggiti: «Nessuno come Yaya ci avrebbe cambiato totalmente. Giocatore superiore, con lui ci sarebbe stato un salto enorme sotto ogni punto di vista. Voleva venire, poi ci ha ripensato…Dybala? Era un obiettivo, uno dei primi, su di lui c’erano due o tre squadre e l’ha preso la Juve. Amen». 

OBIETTIVO – L’obiettivo stagionale resta la qualificazione alla Champions, ma lo Scudetto…: «Le grandi squadre devono sempre partire per toccare il top, e l’Inter una grande squadra lo è. Magari non avremo, almeno in partenza, le stesse chance che hanno Juve e Roma che sono lì da anni e che hanno giocatori che stanno insieme da tempo, però puntiamo al massimo, sempre. Poi ci vuole tempo ma la base è solida, c’è. Solo che bisogna fare in fretta ad assemblare il tutto. Per noi saranno importanti le prossime 10 partite. Milan avvantaggiato? Alla pari. Prima di noi, ci sono ancora Roma, Napoli e Juve. Stupito che ci abbiano chiesto Hernanes? No, ha l’esperienza giusta». 

DUBBIO – Un solo dubbio di formazione, per Mancini: «Non so se giocherà Ranocchia o Medel, in caso di forfait di Miranda. Recupero in extremis? Vediamo. Io ci spero sempre fino alla fine. A volte certi infortuni sembrano più gravi del previsto. Ma se sente ancora male, non correremo rischi. Decideremo all’ultimo. Medel mossa derby? Può giocare lì e può giocare anche con Melo in mezzo al campo. Se metto insieme Felipe e Gary allora a fare l’interno sarà Melo. Ranocchia e le critiche? Lui è comunque un giocatore della Nazionale e nella scorsa stagione gli sono stati addebitati molti errori non suoi. So che se giocherà farà una grande stagione. Icardi capitano? E’ il nostro miglior goleador, ha margini di crescita enormi e la fascia può dargli uno stimolo ancora superiore per crescere, migliorare. E’ una mia scelta, nata soprattutto dalla sensazione che gli servisse un segnale per potersi avviare definitivamente verso la maturazione». 

GLI ALTRI – E se Kondogbia si sta inserendo bene («Lui può giocare nei due davanti alla difesa, in un centrocampo a tre e vorrei che poco alla volta arrivasse di più ad affacciarsi verso la porta. Diventerà uno dei centrocampisti più forti»), lo stesso non si può dire per Montoya: «Arriva da un campionato e un ambiente diversi, da una squadra che giocava prevalentemente in attacco e abituata a tenere palla. Insomma, non l’ho bocciato: ha solo bisogno di tempo».

VINCERE – «Io e il presidente ci sentiamo spesso – prosegue il tecnico di Jesi – mi manda sms, minimo due volte alla settimana ci parliamo telefonicamente. Chiaro: con Moratti era diverso perché a Milano, ma anche Thohir si fa sentire, è presente. Se mi ha chiesto la Champions? Certo. L’obiettivo da prendere è quello.  Ogni posto sotto la qualificazione in Champions diciamo che non andrebbe bene come dal terzo posto in su…». 

IL MIO PUPILLO – Di là ci sarà SuperMario Balotelli, a cui Mancini ha fatto un pensierino…: «Sì, ammetto, è vero, anche se Mario deve stare più attento alla patente… Seriamente: ci ho pensato quando a un certo punto abbiamo valutato l’ipotesi di un cambio per Icardi. Ci ho pensato perché lo conosco, gli voglio bene e so cosa può dare. Ci ho pensato perché deve tornare ad essere quello che era. Ci ho pensato… ma poi è arrivato prima il Milan. Non vedo in Italia centravanti migliore. I baci alla maglia rossonera? Li avrebbe dati a quella dell’Inter se fosse venuto da noi. Comunque sì, ci siamo sentiti»