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Bundesliga

Nagelsmann al Bayern: programmazione (e supremazia) avanti anni luce

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In linea con le sue tradizioni, il Bayern Monaco ha annunciato con largo anticipo l’arrivo in panchina di Nagelsmann nella prossima stagione

Il Golden Boy degli allenatori nel club campione del Mondo: Julian Nagelsmann nella prossima stagione sarà ufficialmente il coach del Bayern Monaco.

Non una sorpresa, a dir la verità, perché sin dall’annuncio della partenza di Flick, verosimilmente destinato alla Nazionale tedesca, il nome del trentatreenne di Landsberg am Lech era in cima alla lista dei pretendenti.

Giovanissimo eppure già bravissimo, con cinque stagioni e mezza da capo allenatore in Bundesliga nel curriculum. Dal miracoloso cammino con l’Hoffenheim, salvato dal baratro e condotto in Champions League, ai due campionati con il Red Bull Lipsia di fatto ormai prima alternativa a quel Bayern che, secondo la Bild, investirà circa 25 milioni di Euro per strapparlo alla concorrenza.

Un’assoluta consuetudine per la società più nobile e titolata di Germania, regolarmente avvezza a fagocitare quanto di meglio propongano le rivali più dirette. Da Lewandowski a Gnabry, da Sule a Goretzka, fino al prossimo promesso sposo Upamecano, che ha di qualche settimana anticipato il suo allenatore nel viaggio dalla Sassonia alla Baviera.

Strategia che rafforza ormai da anni la supremazia di un club esempio di programmazione, ottimizzazione e gestione delle risorse. Al prezzo di ricevere spesso e volentieri critiche che in realtà sembrerebbero più dirette a chi permette questa centralità di potere nella Bundes. Non appena si affaccia una realtà potenzialmente in grado di ostacolarne il cammino, ecco la forza del blasone e del denaro a portare via top player e allenatori altrui.

Programmazione si diceva: in questo senso l’unicità della tempistica non deve stupire, serietà e professionalità restano al di sopra di ogni sospetto a quelle latitudini, anche con tutti i titoli ancora da assegnare. Avanti anni luce al pensiero comune specificamente latino e italiano in particolare: pensate se la Juventus annunciasse domani l’ingaggio di Donnarumma oppure il Napoli l’assunzione di Simone Inzaghi. Sollevazione popolare e benzina sul fuoco delle polemiche. Altro calcio, altro mondo.