Napoli-Nizza, la notte in cui Sarri ha cambiato tutto - Calcio News 24
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Napoli-Nizza, la notte in cui Sarri ha cambiato tutto

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Napoli-Nizza è stata più partite in una, la sfida contro se stessi, la storia che si ripete e quella che viene scritta

Sembrava dovesse cambiare tutto, invece, non è cambiato niente. Il carisma di Pepe Reina tra i pali, la spinta propulsiva di Faouzi Ghoulam lungo l’out mancino e l’incisività di Dries Mertens nel cuore dell’attacco. Nel cuore del campo, però, ci ha pensato Lucien Favre a cancellare ogni possibile combinazione di gioco. Il tecnico ha “visto” Napoli-Nizza in anteprima, schierando i suoi con un 3-5-1-1 che ha limitato eccome il gioco azzurro, fatto di triangolazioni rasoterra ravvicinate. Sul prato verde del San Paolo non si è visto il solito spartito dei tenori partenopei, anzi, a far la voce grossa ci ha pensato il giovane Allan Saint-Maximin: il numero 7 in maglia black ha stupito per la sua capacità di giocare tra le linee, pur nascendo esterno, e di aumentare la pericolosità offensiva del suo Nizza a furia di accelerazioni e strappi palla al piede. Però il risultato ha sorriso al Napoli: 2-0, firmato Mertens e Jorginho, che non mette un’ipoteca, ma quasi, sul passaggio alla fase a gironi della prossima Champions League.

Il trionfo del Sarrismo

Sembrava non dovesse cambiare niente, invece, è cambiato tutto. Un anno fa, il Napoli questa partita non l’avrebbe vinta: ve la ricordate, no, la storia che Hamsik e compagni sapevano vincere solo quando giocavano bene? Ecco, proprio quella. Chi colleziona medaglie olimpioniche nella specialità del fioretto, la spada la lascia alla Vecchia Signora. Eppure, stavolta, Sarri, non potendo puntare all’oro, si è accontentato dell’argento. L’ha vinta anche giocando male, l’ha vinta anche sprecando qualche occasione di troppo davanti alla porta, vedi Mertens e Milik in area. L’ha vinta perchè questo Napoli è più forte nella testa, perchè si conosce a memoria e sa che questa potrà essere la sua annata. Annata che fa rima con andata, ovvero quella appena passata in rassegna, quella in cui Wesley Sneijder e Mario Balotelli hanno fatto soltanto da spettatori. Il ritardo di condizione ha inciso sulle scelte di Favre, non su quelle di Sarri. Il tecnico toscano aveva tutta la rosa a disposizione, complice la scelta societaria di svolgere un ritiro estivo più lungo ed evitando faticose, seppur remunerative, tournèe internazionali. Al ritorno il Nizza dovrà tentare il tutto per tutto, gettando nella mischia i suoi due top player. Al Napoli basterà un gol, al resto c’ha già pensato Sarri.