La stagione (mai cominciata) di Palomino con l'Atalanta
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La STAGIONE (mai cominciata) di Palomino con l’Atalanta: da perno a giocatore FUORI ROSA

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La stagione mai cominciata all’Atalanta del difensore nerazzurro José Palomino: dalla mancata cessione all’essere fuori rosa

Se da una parte l’Atalanta sta volando, dall’altra invece José Luis Palomino sta vivendo il classico Crepuscolo degli Dei: finendo per volontà di Gasperini fuori rosa, ritenuto inadatto neanche per fare il cosiddetto vice. Situazione inevitabile o risolvibile anche in corsa?

Per parlare di Palomino bisogna partire dalla stagione 2021-2022, dove nonostante l’Europa mancata ha raggiunto la sua consacrazione diventando leader della difesa quando sulla retroguardia era più un pedone che una torre. A fermare il percorso dell’argentino ci sono state le accuse di doping che hanno portato la squalifica fino a dicembre. Il suo ritorno faceva presagire una grande risalita visto anche il goal contro l’Inter, ma si è dimostrato il contrario dove nel mezzo ci sono state prestazioni altalenanti e una quantità d’infortuni troppo evidente per essere ignorata.

L’Atalanta torna in Europa, si apre il mercato e il ragazzo diventa un problema anche da questo punto di vista rifiutando offerte che, nonostante le basse cifre contrattuali rispetto a quelle attuali, gli avrebbero garantito un ruolo da protagonista: soprattutto a Cagliari dove la trattativa poi ha preso una piega diversa, causando l’effetto domino che ha portato la Dea ad avere una difesa corta, poco giovane e soprattutto senza un vero e proprio rinforzo (escludendo Kolasinac).

La situazione dietro vedeva Scalvini, Kolasinac e soprattutto la vecchia guardia composta da Toloi, Djimsiti a fare gli straordinari, con l’argentino uno dei cardini insieme a Berat. Il risultato? Fermo ai box con l’infortunio alla coscia, 9 panchine e un massimo di soltanto 10 minuti giocati, lasciando il restante della retroguardia a fare il triplo per tenere le redini in tre competizioni.

L’arrivo di Hien, la fiducia su Bonfanti hanno complicato le sue carte, ma è stato Gasperini a chiudere qualsiasi posta: titolare o riserva bisogna farsi trovare pronti soprattutto sotto il profilo della condizioni e di conseguenza “correre” se si è indietro, e quando vengono a mancare questi elementi è normale essere considerati non parte integrante della squadra.

Stagione finita? No, bensì mai cominciata: dove per continuare, anche quando non si può più dare il 110%, occorre avere la stessa dedizione dei tempi migliori. L’esempio perfetto è Rafael Toloi: giocatore non più in grado di ripetere le annate precedenti, ma tra pregi e difetti c’è sempre impegno e personalità nel lavoro. Può creare rammarico vista l’importanza avuta in questi anni da Palomino, ma è stata una situazione inevitabile per tutti: Gasperini, l’Atalanta e lui stesso, mai nel vivo di una stagione entusiasmante come questa.