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Juve, ecco Paolo Ardoino, l’ad dell’azienda che ha comprato il 5% del club: «Vogliamo aiutare la dirigenza: siamo tifosi, dietro nessun piano macchiavellico, possiamo sostenere il club per 2000 anni»
Le parole di Paolo Ardoino, ad di Tether, azienda di criptovalute, ai e biotech che ha appena acquisito il 5% delle quote della Juve
Il Corriere della Sera ha intervistato Paolo Ardoino, amministratore delegato di Tether, azienda che si occupa di criptovalute, intelligenza artificiale e biotech che è balzata agli onori della cronaca per aver comprato il 5% delle quote della Juve. Di seguito le sue parole.
CHI SONO – «Siamo tifosi e abbiamo la capacità finanziaria per sostenere la Juve nei prossimi 2000 anni».
QUANDO HANNO DECISO – «Da qualche mese, acquistando quote sul mercato: siamo ancora piccolini».
OBIETTIVI DI CRESCITA – «Onestamente: vorremmo aiutare la dirigenza, chiedendo se sarà poi necessario acquisire una quota maggiore. Ma dietro non c’è alcun piano machiavellico».
HANNO PARLATO CON EXOR – «C’erano stati scambi con la dirigenza e la proprietà, per una valutazione strategica»
DECISIONE DI INVESTIRE – «Premessa: non siamo un fondo speculativo. Dunque, per una serie di fattori, a partire dal tifo: sia io che Giancarlo (Devasini, il fondatore, ndr) siamo tifosi. E poi perché la squadra, tra i club più importanti del mondo, ha potenzialità incredibili».
DIFFIDENZA CON SULLE CRIPTOVALUTE NEL CALCIO – «Abbiamo chiuso l’anno con 13,7 miliardi di utili e ci associano alle cripto, ma facciamo tanto altro: nuove tecnologie, una società che sviluppa l’Ai e altre che si occupano di biotech».
COSA C’ENTRA IL CALCIO – «Ai e biotech diventeranno sempre più importanti nel calcio, e la Juve ha una formidabile fan base nel mondo».
VOGLIA DI FARSI PUBBLICITA’ – «La Juve è troppo importante per fare questo scompiglio: partiamo in punta di piedi, la tifoseria deve adattarsi alla nostra presenza».
SPONSOR – «Non lo escludo, ma ora non conosciamo i termini di un eventuale contratto. Però, non si fa tutto questo per pubblicità.»
CLIP SU TWITTER – «È la riscossa: passare da essere inseguiti a inseguire. Tornare dove si merita: ‘Make Juve Great Again’».
SCELTA DELLO SLOGAN PERCHE’ VICINI A TRUMP – «Vero, ma l’ho scelto perché ha funzionato»
REAZIONE ENTUSIASTA DEI TIFOSI – «Spero lo siano perché hanno capito le potenzialità».
POTENZIALITA’ – «Vogliamo creare qualcosa di nuovo: il calcio è legato a modelli di sviluppo e comunicazione antichi, che non si investa in tecnologia e comunicazione mi pare assurdo. Big data e Ai aumenteranno la possibilità di conoscenza e, quindi, di scelte».
THIAGO MOTTA – «Mi sembra una persona estremamente capace: può fare meglio, come tutti, ma è un allenatore con capacità incredibili».
ULTIMA VOLTA ALLO STADIO – «San Siro, contro l’Inter: la partita più bella che abbia mai visto».
4-4 – «Io mi sono emozionato: è più bello quando te la sudi».
GIOCATORE PREFERITO – «Sarò scontato, ma dico Del Piero».
