Paredes rivela: «Vorrei tornare a Roma. Su Messi, Totti e Spalletti...»
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Paredes rivela: «Vorrei tornare a Roma. Su Messi, Totti e Spalletti…»

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Intervistato dall’Ultimo Uomo, Leandro Paredes ripercorre alcuni momenti della sua carriera, ammettendo che in futuro tornerebbe a Roma

Primo argentino a giocare nella terra degli zar, Leandro Paredes si dice felice per come sta andando la sua avventura in Russia: «Qui sto molto bene, anche se poi arriverà il freddo e non farà tanto piacere. Sono stato il primo degli argentini ad arrivare qui (gli altri sono Rigoni, Mammana e Kranevitter), diciamo che ho fatto il primo passo. Essere in tanti aiuta tantissimo, non solo me ma anche la mia famiglia.»

Tanti gli idoli di Paredes, da Riquelme a Messi passando per Redondo, Totti, Modric e De Rossi: «Riquelme mi ha insegnato a leggere il gioco, lo faceva in maniera perfetta. Teneva troppo il pallone? Criticavano anche me per questo, ma lui mi diceva che era un modo per far respirare la squadra. Messi è il miglior giocatore della storia del calcio, cercherò di imparare quanto posso da lui. Totti? Uno dei più forti nel gioco di prima, uno dei migliori in assoluto: è la sua carriera a parlare per lui. É mitico. E fuori dal campo, persona straordinaria, che ti aiuta in tutto. Gli auguro il meglio per la sua nuova carriera da dirigente.» Parole al miele anche per De Rossi: «Perché mi ha insegnato a non mollare mai e ad allenarsi ogni giorno al massimo.»

Chiude l’intervista, con la speranza di tornare a Roma e, magari, tornare a collaborare con Walter Sabatini: «In Russia oggi mi trovo benissimo, ma un giorno mi piacerebbe tornare a Roma. Lì ho vissuto tre anni fantastici. Sabatini? Lo rispetto tantissimo. Un grande professionista con il quale non mi dispiacerebbe tornare a lavorare. Mi trovavo benissimo anche con Spalletti, poi ha firmato per l’Inter e ho capito che dovevo cambiare perché il nuovo allenatore non mi avrebbe dato la continuità e la fiducia che mi dava Spalletti.»