2012
Pescara, Stroppa: “Tifosi, state vicino alla squadra”
CONFERENZA STAMPA PESCARA STROPPA – Alla vigilia della sfida contro il Chievo Verona, Giovanni Stroppa ha incontrato i giornalisti in conferenza stampa per fare il punto sul cammino del Pescara in campionato. “Vivo questo momento di pressione con la massima determinazione, con la consapevolezza che la squadra è migliorata, che ha tentato di vincere la partita negli ultimi minuti e con questa determinazione andremo a Verona per vincere la partita. Per come è finita la partita ho sensazioni positive, abbiamo mancato di poco diverse occasioni, i particolari fanno la differenza, è vero, ma a me i ragazzi sono piaciuti perché hanno dato tutto. Jonathas? E’ disponibile, non ho ancora deciso se giocherà, lo stesso vale per Abbruscato”, ha dichiarato il tecnico del club abruzzese, che poi ha proseguito: “Il Chievo Verona è una squadra temibile, è abituata a giocare in Serie A e a fare un certo tipo di campionato, ha consolidato la categoria, si salva da diversi anni, ha giocatori importanti e ha recuperato uno dei migliori attaccanti in circolazione, quale è Pellissier. Hanno gli stessi nostri punti, per cui andremo lì per giocarci la partita. Vedremo come la squadra reagirà alla situazione ambientale, lo capiremo domani sera. Mi auguro e spero che la squadra capisca che la contestazione è rivolta nei miei confronti, non ci sono problemi per me da questo punto di vista, per cui spero che non si faccia condizionare dal fattore ambientale. Credo che sia fondamentale che la gente ed i tifosi si avvicinino alla squadra, che è giovane e ha il diritto di sbagliare, mi riferisco ai passaggi. Per cui consiglio ai tifosi di star vicino alla squadra, poi se al 90’ ritengono giusto contestarla hanno il diritto di farlo. Ho avuto la sensazione di poter recuperare la squadra da un punto di vista mentale. Non so e non mi interessa se i tifosi abbiano dei pregiudizi nei miei confronti, se ci sono delle situazioni o motivazioni oggettive per me non c’è problema, per me conta che si stia vicini ad una squadra giovane ed inesperta. Dato che la classifica non ci sta ancora condannando, credo che sia positivo star vicino alla squadra durante le partite, poi a fine partita ognuno può esprimere le proprie opinioni. Non ce l’ho con i giocatori, ho provato a motivare la squadra, a darle mentalità e motivazioni quando ho detto che non posso fare il baby-sitter, ma non si può tornare a parlare di questo ancora dopo un mese. Io ho la sensazione che qualcuno si sia davvero preso delle responsabilità ed io parto da questo, la sensazione è positiva sotto l’aspetto caratteriale. Candidati per la mia succesione? Sono discorsi che lasciano il tempo che trovano. Lavoro tutta la settimana con la squadra, bisogna farli crescere dandogli la possibilità di esaltare le loro qualità, se ci riusciamo si esalta la squadra e viceversa”.