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Pioli sulla Fiorentina: «A Firenze voglio costruire qualcosa di veramente grande. Ecco come»
Pioli riparte dalla Fiorentina: «A Firenze per costruire, non vivo di passato»
Dopo l’esperienza al Milan, Stefano Pioli ha scelto di ripartire dalla Fiorentina, una squadra ambiziosa e una piazza che ha sempre fame di calcio. In un’intervista rilasciata a DAZN durante la pausa per le Nazionali, il tecnico emiliano ha raccontato le sue motivazioni e la voglia di scrivere un nuovo capitolo importante della sua carriera.
«Tornare in Italia era nei miei piani, e quando è arrivata la chiamata della Fiorentina non ci ho pensato due volte. Il club mi ha cercato nel momento giusto, e ho sentito subito che era il posto adatto per ricominciare».
Pioli è consapevole delle aspettative che il suo nome porta con sé, ma non si lascia influenzare. Con equilibrio e realismo, ha spiegato che la costruzione di una squadra richiede tempo, pazienza e un lavoro quotidiano profondo.
«Capisco che il mio arrivo possa far pensare a un salto di qualità immediato, ma nel calcio le cose non si costruiscono in poche settimane. Serve lavoro, continuità e una base solida da cui partire. Mi auguro che in questi anni si possano raggiungere obiettivi sempre più ambiziosi».
Il mercato della Fiorentina ha portato conferme e volti nuovi. Il tecnico si è detto soddisfatto della rosa a sua disposizione.
«Sono contento che sia rimasto Kean e che sia arrivato Dzeko. La società ha fatto uno sforzo per trattenere giocatori come Gudmundsson, Fagioli e Gosens: questo vuol dire che si vuole davvero costruire qualcosa di serio».
Sul piano tattico, Pioli ha anticipato alcune idee per la nuova Fiorentina:
«Con questa rosa sarà più naturale impostare una difesa a tre. Ma ciò che conta sono i principi di gioco, non solo i moduli».
Il 19 ottobre sarà una data particolare: Milan-Fiorentina, il ritorno di Pioli a San Siro.
«Non ho segnato quella data sul calendario, ma sarà sicuramente emozionante. A Milano ho vissuto emozioni enormi, sarà speciale tornare lì da avversario».
Infine, un pensiero sullo scudetto vinto con il Milan:
«Non credo che vincere lo scudetto mi abbia cambiato. Semmai ha cambiato la percezione degli altri. Io continuo a lavorare con la stessa passione: voglio dimostrare anche alla Fiorentina di essere all’altezza delle aspettative».
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