Paolo Scaroni assolto nel processo sulla maxi tangente pagata da Saipem
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Maxi tangente in Algeria, Paolo Scaroni assolto nel processo Saipem

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Ora presidente del Milan targato Elliott, Paolo Scaroni è stato scagionato dall’accusa di corruzione internazionale nel processo Saipem: ecco cos’è successo

Guida del Milan di proprietà Elliott, Paolo Scaroni nella ‘vita precedente’ ha assunto cariche di rilievo come quelle di amministratore delegato di Enel ed Eni. E, nel corso di quest’ultimo incarico, è stato iscritto nel registro degli indagati della Procura di Milano per corruzione internazionale per una presunta tangente da 198 milioni di euro pagata al governo dell’Algeria per favorire la controllata Saipem e la stessa Eni in appalti da 11 miliardi di dollari. Assolto il 2 novembre 2015, il numero uno rossonero si è visto annullare l’assoluzione dalla Corte di Cassazione il 24 febbraio 2018.

Oggi è giunto il verdetto atteso: l’ex amministratore delegato di Eni è stato assolto. E’ stata infatti respinta la richiesta di condanna del pubblico ministero di Milano Isidoro Palma: il pm aveva chiesto sei anni e quattro mesi di reclusione per il reato di corruzione internazionale. Secondo i giudici, Paolo Scaroni non ha commesso il fatto: può ora lasciarsi alle spalle questa vicenda e dedicarsi anima e corpo al Milan.