2013
Roma, De Rossi: «26 maggio, un morto sulle spalle»
All’indomani della vittoria del derby, De Rossi parla dei fantasmi del passato e del raggiante futuro
ROMA DE ROSSI – Dopo la bella vittoria di ieri del derby contro la Lazio, è intervenuto stamane ai microfoni di “Tele Radio Stereo” il centrocampista e vice-capitano della Roma Daniele De Rossi. Il giocatore giallorosso ha parlato delle proprie sensazioni, in special modo dopo la delusione della passata stagione dopo la sconfitta contro i biancocelesti in finale di Coppa Italia.
IL MORTO – Le parole del giocatore: «Stiamo diventando belli finalmente. Garcia? Ho capito che c’era qualcosa di interessante da scoprire su di lui quando ha difeso Osvaldo. Anche i sassi sapevano che voleva andare via, ma lui si è preso la responsabilità di difenderlo. Ieri c’era questo “morto” sulle spalle, che probabilmente resterà, del 26 maggio, eravamo arrabbiati. Balzaretti? Due secondi prima lui aveva preso il palo. Mi ero detto che a questo “poraccio” gli aveva detto male anche stavolta, ma lui non ha fatto il giocatore medio che si stranisce per i fischi, siamo amici, come ragazzo merita».
AVANTI COSI’- Ed ora? «Siamo a punteggio pieno. Per fortuna giochiamo tra due giorni, non so dire come finirà ma posso dire questo: la affronteremo con lo spirito giusto, come dovremmo fare sempre», le parole di De Rossi sui prossimi impegni.