Scudetto: la fame del Milan, la variabile portieri
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Editoriale

Scudetto: la fame del Milan, la variabile portieri

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Un altro punto a favore del Milan nell’appassionante lotta Scudetto: la vittoria sulla Fiorentina con le firme di Maignan e Terracciano

Se lo Scudetto sarà rossonero o nerazzurro lo scopriremo probabilmente solo all’ultima giornata, ma non c’è dubbio che il nuovo successo al fotofinish del Milan possa valere un’ulteriore iniezione di fiducia. Ci sono voluti un’ottantina di minuti per avere la meglio sulla Fiorentina di Vincenzo Italiano, alla quarta sconfitta di fila.

La capolista ha mostrato ancora una volta tutti i suoi pregi, a cominciare da quelli mentali. Nessuna remora, nessun accenno d’ansia e una “fame” da titolo che sembra crescere di settimana in settimana. Dopo il golden-gol di Tonali all’Olimpico, questa volta è stato Leao a scardinare il pareggio nel momento più critico.

Ma a incidere in maniera determinante sul risultato l’errore di Terracciano che ha spianato la strada all’attaccante portoghese. Dopo il paperone di Radu che ha affondato l’Inter a Bologna, ecco un altro numero uno protagonista nella volata di questa Serie A.

La variabile portieri dunque da tenere in alta considerazione per il conseguimento dell’obiettivo finale. Vedere per credere il capolavoro di Maignan sul colpo di testa di Cabral che ha tenuto a galla il Diavolo, così come il ritorno di Handanovic è stato battezzato con un sospiro di sollievo anche dai quei tifosi nerazzurri che spesso l’hanno criticato. Mai come quest’anno, lo Scudetto passa dalle loro mani (e dai loro piedi).